Oltre 50mila persone presenti in Piazza del Popolo e tantissime altre connesse alla manifestazione dai canali social hanno condiviso una lotta e una speranza, una visione differente del mondo e dell’Italia. È la politica che lavora per un presente di pace e un futuro più giusto che si è riunita e ha dato un segnale forte di protagonismo e di proposta. Il Partito Democratico ha dimostrato di essere una comunità capace di parlare a tutte le generazioni per costruire l’alternativa alla destra nella società.

(11 novembre 2023) È stato un grande sabato per me e per tutte le persone che hanno riempito quella piazza, con emozione e voglia di cambiamento. L’alternativa alla destra si costruisce un passo per volta andando insieme nella stessa direzione, quella della politica utile alle persone, che contrasta le disuguaglianze e non si rassegna mai alle ingiustizie e alla violenza. “Il Partito Democratico è l’unico partito che prende la forma di chi lo abita e non di chi lo guida”, ha detto la Segretaria Elly Schlein richiamando alla responsabilità una intera comunità democratica fatta di tante voci che sanno parlare lo stesso linguaggio quando si tratta di combattere le battaglie giuste.

Insieme potremo vincere le disillusioni di tanta parte dell’elettorato e conquistare piena credibilità politica, stiamo lavorando ogni giorno per questo, con umiltà ma determinati a crescere come opposizione e come alternativa. Perché gli effetti delle scelte del Governo Meloni si sentono già e si sentiranno sempre più netti, a svantaggio ulteriore dei ceti meno abbienti, delle donne e dei giovani. Come si vede dalla manovra finanziaria, l’ideologia delle destre non è cambiata: danno opportunità a chi ha già molto e colpevolizzano la povertà invece che contrastarla. Né da questa destra possiamo aspettarci coesione e diritti democratici, come già dimostrano le proposte per il premierato e l’autonomia delle regioni, gli attacchi alle libertà personali, l’indifferenza ad ogni forma di cultura che non rende immediato profitto. La stessa indifferenza che si vede nei confronti del cambiamento climatico, della prevenzione territoriale, della transizione ecologica.

Piazza del Popolo per un giorno ha rappresentato un pezzo di Paese non illuminato dai riflettori ma che chiede con urgenza maggiore giustizia sociale, di non smantellare la Sanità e la Scuola pubblica, di garantire dignità alle persone in tutte le fasi della vita. Per un giorno, ha dato voce alla necessità di lavorare per la pace senza confini, senza sudditanze. Sul palco voci diverse si sono succedute a disegnare un futuro più giusto, da costruire ogni giorno con il concorso di tutte e tutti.