(Settembre 2023) Mai spegnere i riflettori sulle sofferenze generate da odio e pregiudizi. Le scelte intimidatorie della destra al governo pesano ogni giorno sulla vita delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli e figlie, l’”intolleranza di Stato” cui assistiamo incide nella dignità di tutte le persone Lgbtqia+ e viola i principi della nostra convivenza democratica. Prima alla Festa dell’Unità di Bologna poi in Sala Arengo nel Comune di Zola Predosa ne abbiamo ragionato come Donne Democratiche con rappresentanti delle Famiglie Arcobaleno e dei Comuni, facendo il punto su discriminazioni che oggi rischiano di condannare all’invisibilità persino i bambini.
A fronte di una postura che nega i problemi reali e i diritti fondamentali, a decisioni come quella di diffidare i Sindaci a registrare all’anagrafe bambini nati da coppie omogenitoriali, o all’impugnazione di oltre trenta certificati di nascita da parte della Procura di Padova, la presidente dell’Associazione Famiglie Arcobaleno, Valentina Di Stefano, ci ha detto che come Partito Democratico dovremmo fare ancora di più. Fare di più, culturalmente e politicamente, per affermare diritti e doveri paritari, per concretizzare la Costituzione e il principio di uguaglianza. Di recente i nostri Sindaci hanno ribadito che le trascrizioni degli atti di nascita proseguono, perché non ci devono essere mai cittadine e cittadini discriminati. Fanno bene, fanno ciò che è giusto. Ma che democrazia è quella che costringe i Sindaci a disobbedire, ad esporre se stessi e i propri uffici solo per rispettare la Costituzione? Dov’è democrazia e giustizia se uno Stato nega la cittadinanza a bambini in quanto concepiti in modo “sbagliato”? Che differenza può vantare allora il nostro Paese rispetto a certi Stati etici o polizie morali…?
In quasi tutta l’Unione Europea, sulla base dei Trattati e direttive comunitarie, i figli di coppie omoaffettive sono riconosciuti dalla nascita, senza necessità di lunghe battaglie legali o del difficile ricorso all’adozione, mentre l’Italia si è schierata con Polonia e Ungheria: stiamo ai fatti, ricordando che il Senato ha bocciato la proposta di regolamento per il certificato di filiazione europeo, che avrebbe assicurato uguali diritti civili ai minori, indipendentemente dal concepimento. Nel complesso assistiamo ad una intolleranza che vorrebbe farsi sistema e che, di certo, riproduce sofferenze. Come PD e Democratiche continueremo ad essere al fianco di tutte le coppie e famiglie dove c’è amore. Continueremo a dare battaglia nelle istituzioni nazionali ed europee affinché cessi questa persecuzione che viola i diritti umani. Non ci stancheremo di promuovere i confronti e il dialogo con persone competenti e consapevoli per portare questi temi nel dibattito pubblico, verso una società migliore e più serena.
“DIRITTI NEGATI, STORIE DI ORDINARIA DISCRIMINAZIONE” e “L’ARCOBALENO DEI DIRITTI” i titoli delle iniziative cui ho partecipato come Portavoce delle Democratiche. Ringrazio Lidia Pischedda e Giulia Bernagozzi, le Conferenze donne di Bologna e Reno-Lavino-Samoggia; Marina Malpensa e Simona Lembi, la deputata Ouidad Bakkali e l’eurodeputata Alessandra Moretti, la presidente dell’Associazione Famiglie Arcobaleno bolognesi Valentina Di Stefano, l’avvocata Fulvia Casagrande, il sindaco di Zola Predosa Davide Dall’omo, il segretario Gabriele Fabbri, tutto il PD di Casalecchio e Bologna, per contribuire sempre a tenere viva l’attenzione e ad aggiornare le nostre azioni politiche.
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