Nel 2022 la Fondazione emiliano-romagnola per le Vittime di reati ha accolto 45 casi, il più alto numero annuale di istanze segnalate dai Sindaci dal lontano 2004, quando la Regione istituì questo organismo unico nel panorama nazionale per dare aiuto e sostegno immediato a chi viene duramente colpito da un grave crimine.

Grazie a 350mila euro di fondi erogati –di cui oltre 242mila stanziati oggi dalla Regione- la Fondazione, presieduta a titolo gratuito dallo scrittore Carlo Lucarelli, ha aiutato l’anno scorso 104 persone vittime di crimini particolarmente odiosi e le loro famiglie. Va sottolineato che tra loro ben 39 sono donne e 56 i minori in gran parte coinvolti in violenze di genere e domestiche. Nel complesso oltre 1.000 persone (in grande maggioranza donne, ragazze e bambine) nei quasi vent’anni di vita della Fondazione hanno ricevuto un aiuto economico concreto e un segno tangibile di vicinanza da parte della loro Comunità, a colmare i ritardi di un sistema di giustizia lacunoso.

Nella audizione tenuta in Commissione Parità dalla direttrice Elena Zaccherini, abbiamo apprezzato l’umanità oltre che la competenza di un impegno che sosteniamo convintamente perché costruisce e dissemina cultura del rispetto, della dignità e della solidarietà a fronte della banalizzazione imperante. Un esempio delle attività culturali o divulgative in senso stretto portate avanti dalla Fondazione regionale Vittime di reati vi è un podcast, “Senza mezze misure“, che cuce i fili degli interventi a favore delle persone: un titolo che sottolinea la necessità di schierarsi sempre dalla parte delle vittime, per non lasciarle sole anche quando il “caso” (ma non la sofferenza) si esaurisce. Nel Sito web della Fondazione potete avere contezza dei laboratori e corsi formativi che promuove in questa direzione, della rete attiva dei Comuni e imprese, nonché trovare i modi per sostenerne la mission, con donazioni o ampliandone la base societaria.