In Commissione Parità la Garante regionale per l’Infanzia e Adolescenza, Claudia Giudici, ci ha rappresentato un impegno di interesse prioritario per qualsiasi Comunità, ovvero la promozione e tutela dei diritti e del benessere dei minori (nessuno escluso), a cui dobbiamo attenzione e risposte da Paese civile. QUI trovate la relazione 2022 e le attività in corso svolte dall’istituto di garanzia, comprese quelle di mediazione e sostegno.
In particolare, l’esposizione dei minori stranieri non accompagnati (1.718 presenti a luglio in Emilia-Romagna pari al il 9% del totale nazionale) per i quali lo Stato non prevede e non intende prevedere, risorse di accoglienza adeguate, costituisce una carenza di sistema che una democrazia compiuta non si può permettere. L’Emilia-Romagna ha una tradizione ricca di Tutori volontari che, grazie ai corsi formativi organizzati dalla Regione e dalla Garante, si sentono meno soli nella scelta di contribuire all’accoglienza di bambine, bambini e adolescenti. In quest’ambito però non basta buona volontà e impegno civico. È necessaria una cultura di inclusione consapevole, scevra da pregiudizi o discriminazioni razziali. Perché esiste solo una razza, quella umana.
L’approccio burocratico, difensivo e ideologico che questo Governo promuove, politicamente e implicitamente, non è solo miope ma, se perpetuato, sarebbe un vero e proprio crimine verso l’infanzia e il futuro stesso delle nostre comunità. Noi continueremo a fare la nostra parte per tutte le persone minori, consapevoli che occorre un investimento collettivo per superare ogni solitudine e povertà sia essa educativa, materiale o culturale dei nostri ragazzi e ragazze.
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