Ci siamo, per l’alternativa politica a questo sessismo di Stato, per porre fine agli stereotipi e alle discriminazioni che alimentano la violenza di genere, per la salute e la libertà delle ragazze e delle donne, leva di diritti per tuttə. La prima tappa della nostra “Estate Militante, Democratica, Femminista” è stata un successo di partecipazione e coinvolgimento. QUI potete vedere e scaricare il modulo di adesione alla nostra Conferenza permanente, che è aperta a iscritte e non iscritte al PD. Il volantino della Campagna politica e di adesioni alle Donne Democratiche dell’Emilia-Romagna sarà disponibile stampato nelle Feste dell’Unità in regione fino a tutto settembre.
(20 luglio 2021) Un ringraziamento va, prima di tutto, alle volontarie e volontari della Festa dell’Unità regionale in corso fino al 23 a Cesena, uno dei luoghi più colpiti dall’alluvione di maggio e proprio per questo scelto come sede della Festa in segno di tangibile vicinanza. La “CENA DI SOLIDARIETA’ E FUTURO–ROMAGNA MIA” che abbiamo promosso ha devoluto una parte degli incassi alla popolazione alluvionata. Grazie al segretario del PD cesenate Lorenzo Plumari e al segretario PD regionale Luigi Tosiani per aver collaborato attivamente e partecipato alla serata, alla presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti e alla capogruppo PD in Regione Marcella Zappaterra, alle colleghe consigliere Mirella Dalfiume, Francesca Marchetti, Lia Montalti (preziosa “padrona” di casa), Nadia Rossi; e non da ultimo grazie alle rappresentanti e portavoce delle Conferenze provinciali di tutta l’Emilia-Romagna per il sostegno convinto e consapevole alla nostra Campagna politica “MILITANTE, DEMOCRATICA E FEMMINISTA”. Una stagione che proseguirà ben oltre l’estate e riempirà di contenuti l’opposizione e l’alternativa a questa destra intollerante e retriva. Più di tutto, ci preme dare voce e risposte programmatiche a tutte le ragazze e donne che vengono messe ai margini del mondo del lavoro, umiliate da un linguaggio violento che si traduce in atti di sopraffazione; quando al contrario sono la forza più vitale e innovativa della società.
Cecilia D’Elia, Portavoce nazionale delle Donne Democratiche, con il suo intervento ha testimoniato non solo l’impegno, i progetti, le azioni politiche fuori e dentro le Istituzioni, ma anche la necessità di un rilancio della nostra Conferenza, a tutti i livelli, in un periodo di grandi sfide come questo. Il patriarcato, mai sconfitto nonostante le competenze e i ruoli sociali conquistati dalle donne, sta rialzando la testa con il Governo Meloni. Dal Tavolo ministeriale costituito di recente per decidere dei nuovi standard della sanità territoriale, dove non siede nemmeno una donna tra 18 componenti, allo show sessista del sottosegretario alla cultura Sgarbi, alle dichiarazioni intimidatorie e colpevolizzanti del presidente del Senato rivolte alla ragazza che ha denunciato il figlio per violenza sessuale, sino alle parole di difesa non delle donne ma dello stesso La Russa, pronunciate dalla Ministra alle pari opportunità… l’elenco delle vergogne si allunga ogni giorno delineando un vero e proprio sessismo di Stato.
È la stessa visione che ispira le politiche del Governo Meloni. Lo scivolamento dell’Italia, nell’ultimo anno, dal 40esimo al 64esimo posto nella classifica del Gender gap report stilata dal World Economic Forum è dovuto alle scelte della destra al potere, che vanno tutte contro l’autodeterminazione e il protagonismo delle donne: la sostanziale cancellazione di Opzione donna, il rifiuto del congedo paritario e di sostegni alla precarietà che colpisce in maggioranza le donne, il mancato investimento sui Nidi pur previsto dal PNRR e l’assenza di risorse per la medicina di genere e per rendere gratuiti farmaci essenziali per la salute femminile. C’è molto da fare per un cambiamento strutturale e culturale ma, insieme, lo determineremo. Da questa regione, dalle donne emiliano-romagnole, viene un segnale preciso per l’alternativa, basato su politiche per l’uguaglianza di genere che già innervano tanta parte dell’azione amministrativa e istituzionale. Tra le più recenti e nuove iniziative che abbiamo presentato durante la serata, la messa al bando dei cosiddetti MANEL. VEDI ANCHE:
Le Democratiche elette nelle istituzioni locali sono e saranno prime firmatarie di atti di indirizzo in linea con il manifesto europeo promosso anche dalla RAI ‘No Women No panel’. I panel solo al maschile, sono una distorsione della rappresentanza e rappresentazione sociale e soprattutto diventano dimostrazioni pubbliche della presunta marginalità del pensiero femminile, perpetuando quella segregazione patriarcale da sempre radicata nelle culture. Già depositate due Risoluzioni in Regione sulla messa al bando dei Manel, che stigmatizzano l’approccio discriminatorio del Governo e al tempo stesso impegnano Regione, società partecipate, Aziende sanitarie ed enti locali a garantire giusta ed equilibrata partecipazione nei tavoli decisionali od eventi di competenza, senza eccezioni. Il cambiamento è cominciato, insieme decideremo come realizzarlo.
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