(Giugno 2023) Come Donne Democratiche dell’Emilia-Romagna aderiamo all’onda Pride che anche quest’anno, durante il Pride Month e tutta l’estate, vedrà sfilare migliaia di persone in tante città italiane. In Emilia-Romagna le strade e piazze delle città di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna e Rimini si coloreranno per un giorno dei cortei democratici a favore della piena cittadinanza e uguaglianza della comunità Lgbtqi+, ma più in generale a favore del progresso civile, delle libertà, dei diritti fondamentali e doveri di cittadinanza sanciti in modo egualitario dalla nostra Costituzione.

È in atto da parte del governo Meloni una campagna aggressiva nei confronti della comunità Lgbtqi+, tesa a giudicare, stigmatizzare ed emarginare le vite non conformi al “modello etico” spesso ipocrita delle destre. Lo abbiamo visto sin dai primi atti di questo esecutivo, con la bocciatura in Parlamento del regolamento Ue per il riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, con la diffida ai Sindaci di trascrivere i bambini e bambine nei registri comunali e con l’ossessione del corpo e dell’autodeterminazione femminile. Una deriva culturale oltre che giuridica da destra reazionaria che produce sofferenze e, non a caso, posiziona il nostro Paese con Ungheria, Polonia e Russia nelle classifiche internazionali dei diritti civili.

Da sempre come Democratiche sosteniamo i valori dell’autodeterminazione delle persone, il rispetto reciproco nelle differenze e diversità, che rappresentano una ricchezza e il presupposto di una società più giusta. La battaglia per il superamento delle discriminazioni ci accomuna e consideriamo l’alleanza con la comunità Lgbtqi+ un passo di significato politico che rafforza la democrazia e lo stato di diritto anche nel voler salvaguardare il benessere dei minori figli o figlie delle coppie Arcobaleno.

E nessuno dica che ci sono ben altri problemi, perché la difesa dei diritti umani rende il mondo più sicuro per tutti e tutte … nessuno escluso.

Roberta Mori, Portavoce della Conferenza Donne Democratiche Emilia-Romagna