(10-11 giugno 2023) Eravamo in tanti all’inaugurazione della mostra fotografica per festeggiare i quarant’anni di storia della Pubblica Assistenza & Soccorso di Castelnovo Sotto e Cadelbosco Sopra. Perché davvero tante sono le persone che nelle nostre comunità hanno partecipato e contribuito alla sua crescita e hanno fruito dei suoi servizi. Le immagini della mostra ci raccontano una staffetta di memoria, salda sulla fatica, il sudore e lo spirito di servizio di chi è venuto prima di noi, sempre passata di mano e raccolta per continuare una tradizione di solidarietà ben integrata nella sanità pubblica.

Sono intervenuta con emozione per ringraziare le volontarie e i volontari che sono la linfa di un servizio essenziale di welfare e di prossimità, che hanno sempre mostrato un’irrefrenabile umanità oltre ad efficacia ed efficienza che molte volte significa salvare vite. Il loro impegno civico è un’ispirazione quotidiana e concreta che ha attraversato le generazioni.

Senza di loro, come Regione Emilia-Romagna non avremmo potuto ipotizzare la Legge a sostegno del Terzo Settore, per valorizzare l’apporto del volontariato che diventa coprotagonista nell’amministrazione condivisa della complessità che ci circonda. Le attività di soccorso e assistenza che la P.A.S di Castelnovo e Cadelbosco interpreta e fornisce sono una garanzia di vicinanza, che offre qualità al welfare andando oltre i confini comunali. Lo abbiamo toccato con mano in queste settimane con l’emergenza alluvione in Romagna: dove c’è bisogno, la Pubblica Assistenza c’è. Grazie ad Anpas Emilia-Romagna, ad Auser Telefono amico, alla Croce Azzurra Poviglio, alla Croce Bianca odv e Croce Verde Reggio Emilia, oltre che alle Amministrazioni comunali, per l’impegno costante in rete che ci rende più forti.

E, a proposito di rete, anche l’inaugurazione del Centro di Prevenzione Cardiovascolare dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, a cui ho preso parte, è un esempio di servizio integrato che rafforza prossimità e appropriatezza del sistema regionale di sanità pubblica. Intitolato alla memoria del dott. Umberto Guiducci, compianto “maestro di disciplina e di vita” come è stato ricordato, il Centro di Prevenzione Cardiovascolare primaria e secondaria dell’area montana nasce nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) “La montagna del latte: stili di vita salutari e comunità intraprendenti dell’appennino emiliano”. Questa importante realtà, calata nella comunità locale e provinciale, farà la sua parte grazie alle consolidate competenze specialistiche dell’équipe di riabilitazione cardiologica dell’Ospedale S. Anna e della struttura di Medicina dello Sport e Prevenzione Cardiovascolare dell’Ausl.