L’Emilia-Romagna punta sulle fonti rinnovabili, sulla ricerca e sulla produzione di forme di energia realmente sostenibili per il Pianeta come l’idrogeno verde. Per questo oggi la Regione aderisce all’”Associazione Hydrogen Europe”, ovvero l’organizzazione leader nel settore a livello europeo che persegue una società a emissioni zero. In Assemblea legislativa abbiamo approvato il progetto di legge di adesione con la consapevolezza che il superamento definitivo delle fonti fossili -inquinanti e responsabili del surriscaldamento globale e del cambiamento climatico- richiede prima di tutto investimenti nell’innovazione.
L’Associazione Hydrogen Europe raggruppa già oltre 300 imprese, più di 30 regioni tra le più avanzate d’Europa, 37 associazioni nazionali e più di 73 organismi di ricerca. Farne parte per la nostra Regione è un aspetto qualificante e coerente della strategia per il clima che, assunta nel Piano energetico regionale, vuole accelerare la necessaria conversione ecologica. Abbiamo impegnato la Giunta a concentrare il contributo sull’idrogeno verde e a diffonderne l’uso nelle aziende industriali emiliano-romagnole, dal momento che rispetto a un totale di circa 27mila GWh/a di energia elettrica consumata in Emilia-Romagna, quella utilizzata nel settore produttivo è particolarmente elevata (quasi 13mila GWh/a, con una incidenza del 47%).
L’idrogeno verde rappresenta la variante pulita dell’idrogeno: non è naturale ma si produce attraverso le fonti rinnovabili, a seguito del processo di elettrolisi, senza generare effetti inquinanti. È dunque energia pulita e producibile in qualsiasi luogo, può essere stoccato e utilizzato in diversi settori, dai trasporti, alla produzione di calore per uso industriale, fino all’immissione nelle reti di distribuzione del gas. A gennaio scorso la Regione ha messo a bando contributi, a valere sul PNRR, su Progetti per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile nelle aree industriali dismesse, vicine a insediamenti energivori come ceramiche, cementifici, cartiere, petrolchimici e sistema della logistica. La transizione energetica non è più rinviabile e l’adesione a “Hydrogen Europe” significa essere dentro la principale rete sovranazionale che fa innovazione ecologica e la applica per un futuro libero dai fossili.
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