(24 maggio 2023 Giornata di lutto nazionale) In Aula abbiamo osservato un momento di cordoglio e vicinanza alle famiglie e alle comunità per ricordare le quindici vittime della catastrofe alluvionale che ha colpito tanta parte dell’Emilia-Romagna. Tutto il Paese sta condividendo la solidarietà in questa Giornata di lutto nazionale. L’Assemblea Legislativa oggi ha dedicato i suoi lavori all’emergenza, con gli aggiornamenti della Giunta e Protezione civile e le richieste al Governo basate sui bisogni urgenti delle comunità e sulle prime stime dei danni. Sempre aperta la campagna fondi per chi vuole contribuire sostenendo le popolazioni. Tutte le informazioni, le piattaforme e il numero verde per prestare aiuto si trovano QUI. Su tutto occorre unire le forze per superare l’emergenza e porre le prime basi di una ricostruzione che tenga conto della criticità climatica e della fragilità territoriale.
I numeri non bastano mai a rappresentare le sofferenze ma occorrono per fissare la fotografia dell’emergenza, sempre in evoluzione, e basare su questa gli interventi per l’assistenza, i ristori, i ripristini e appena sarà possibile, la ricostruzione. La vicepresidente Priolo ha quantificato questa catastrofe sinora inedita nel Paese: 350 milioni di metri cubi d’acqua caduti nell’areale più colpito (pari a 800 kmq di territorio), 100 comuni coinvolti, 23 fiumi e corsi d’acqua esondati, altri 13 con superamenti del livello d’allarme, migliaia di frane (376 le principali) tra collina e montagna, 672 strade chiuse. 23mila le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa, la maggior parte nella provincia di Ravenna con 17 mila evacuati. Sono ancora 1.767 persone accolte in strutture di protezione civile dei Comuni o in albergo, di cui 92 minori: sono 1.209 nel ravennate, 311 nel bolognese, 241 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese.
Da qui la richiesta di un decreto speciale che ci permetta di aiutare adesso i cittadini e, in parallelo, di avviare i progetti per ricostruire. I dieci milioni sinora erogati sono una cifra esigua. Grazie agli incontri tenuti a Roma e alla collaborazione instaurata col Governo dal presidente Bonaccini, arriveranno 2 miliardi di euro per misure di sostegno alla popolazione che comprendono aiuti alle imprese -soprattutto alle attività agricole che sono le più devastate-, lo stop a tasse e contributi e la Cassa integrazione in deroga per lavoratrici e lavoratori. Manca ancora la previsione di risorse pur indispensabili per i risarcimenti che permettano a persone e famiglie di tornare nelle case e recuperare le proprie auto. Lo stesso Presidente in Aula ha sottolineato che “servono risorse urgenti per risarcire al 100%” e investimenti per far fronte nel prossimo futuro, sin dall’autunno, alle conseguenze devastanti del cambiamento climatico, perché “non basta la manutenzione ordinaria“.
Per quanto riguarda la messa in sicurezza idrogeologica, la Protezione civile ha affrontato e sta affrontando una gestione difficilissima. Per la prima volta è stato attivato il sistema di intervento di Protezione civile europeo con idrovore e colonne mobili da vari Paesi. Il sistema regionale sta intervenendo con 63 cantieri per mettere in sicurezza i fiumi, alcuni come l’Idice e il Sillaro hanno cambiato corso. Le rotte arginali sono state tutte chiuse ma i consorzi e canali di bonifica devono essere rispristinati al più presto. Sono oltre 1.800 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna, solo nell’ambito della macchina emergenziale attivata dalla protezione civile. Al numero verde 800024662, attivo 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, sono arrivate sinora migliaia di chiamate o per offrire aiuto o per avere informazioni sulla mobilità. Vi sono Comuni, come Conselice e altri colpiti più volte dall’alluvione, ancora in estrema difficoltà per il ristagno dell’acqua. Critica la situazione anche nelle colline e montagne del Cesenate e Ravennate, dove le frane hanno di fatto sospeso la vita di centinaia di famiglie. Bisogna fare presto, unendo le forze.
Per tutto questo che ho sintetizzato e per molto altro, GRAZIE ai Sindaci e a tutte le amministratrici e amministratori locali che lavorano senza sosta dal 16 maggio, ai tanti che si iscrivono sulla piattaforma Volontari, alle Forze dell’ordine, di sicurezza, Protezione civile e Vigili del fuoco che si stanno prodigando; a quanti hanno già versato e verseranno un contributo in risposta alla Raccolta fondi ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA.
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