Il congedo mestruale deve essere riconosciuto dallo Stato con l’attuazione dell’art. 32 della Costituzione italiana ed una legge “ad hoc” che ne garantisca l’accesso e il diritto nell’ambito dell’istruzione e del lavoro femminile.
Ne va della salute di almeno 3 milioni fra studentesse e lavoratrici, solo in Italia, che soffrono dei sintomi invalidanti della dismenorrea e che necessitano di attenzione, oltre che di tutele, per la cura e la prevenzione di patologie gravi.
Ho approfondito il tema con i ragazzi di InCronaca dell’Università di Bologna. Grazie a Dario Amighetti per l’intervista e alla testata universitaria per l’opportunità di approfondimento. QUI L’INTERVISTA.
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