(14 febbraio 2023) Dopo un ampio confronto, l’Assemblea ha approvato una legge regionale che valorizza e sostiene talenti e competenze, spesso formatisi tra Italia e altri paesi, portatori di conoscenze indispensabili nei campi della ricerca e dell’innovazione. Unico per ora nel panorama nazionale, il provvedimento ha l’obiettivo di attrarre e far restare persone qualificate, in particolare giovani donne e uomini che troppe volte trovano solo all’estero adeguate condizioni di lavoro e vita. Ben 3.500 giovani laureati, solo nel 2021, sono usciti dal territorio regionale per andare all’estero. Per consentire a tanti di loro di contribuire allo sviluppo in Emilia-Romagna, la legge mette in campo opportunità e servizi di welfare, attraverso un impegno condiviso di istituzioni pubbliche ed enti locali, università e centri di ricerca, imprese, professioni e organizzazioni sindacali, fondazioni e camere di commercio.

Le leve di attrattività vanno da agevolazioni alle imprese che assumono (con due milioni già disponibili), a percorsi formativi personalizzati e di alta specializzazione, fino a pacchetti di servizi quali Nidi, scuole, soluzioni abitative. La legge intende garantire a tutti/e le stesse opportunità, al di là di condizioni sociali e provenienza. La Regione promuove la piena parità di genere nell’accesso ai servizi e alle misure previste, impegnandosi con un Osservatorio a coordinare e monitorare tutti gli interventi. Nel complesso il sostegno si realizza con l’integrazione fra vari programmi, Fondi europei e leggi regionali già finanziate, ad esempio la legge 14 di promozione degli investimenti, quella per il diritto allo studio e la formazione professionale, sino agli interventi all’estero della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. L’impostazione del provvedimento è trasversale ai settori e unisce i firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima nella valorizzazione del capitale umano e nell’investimento in un’economia sociale della conoscenza che mette al centro le persone.

L’Aula ha iniziato i propri lavori con un minuto di silenzio per le vite spezzate dal devastante terremoto in Siria e Turchia.