(3 febbraio 2023) Tra gli eventi del Giorno della Memoria, una mostra storico-documentaria all’ARCI Kaleidos di Poviglio ha ricordato la persecuzione delle persone omosessuali sotto il nazifascismo, vittime invisibili dell’Olocausto, deportate e sterminate nei lager assieme alla popolazione ebraica per l’unica colpa di essere ciò che erano. Ho partecipato all’incontro conclusivo di questa importante iniziativa che è stata promossa dal Circolo PD e dalla la sezione ANPI “Eugenio Curiel” di Poviglio, dallo SPI–CGIL e da Arcigay “Gioconda” che ha curato la mostra.

Nell’occasione abbiamo approfondito la necessità di fare e ricostruire Memoria, per scongiurare le conseguenze dell’odio razziale e della negazione della dignità personale in base all’appartenenza a questa o quella minoranza considerata “sbagliata”. La battaglia per i diritti umani è sempre attuale e sostanzia la difesa o la conquista della democrazia. L’esperienza dell’Emilia-Romagna con la ‘Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere’, ci dice che l’intolleranza non va mai sottovalutata; va prevenuta riconoscendo uguali doveri, diritti e opportunità di cittadinanza e va affrontata con strumenti di comunità. Ne è esempio la Casa Arcobaleno Pier Vittorio Tondelli, gestita da Arcigay Gioconda per conto del Comune di Reggio Emilia, che sta accogliendo vittime di violenza omotransfobica.

Grazie ad Alberto Nicolini, al presidente della Commissione Parità Federico Amico, alla delegata del Comune di Reggio Emilia per i progetti rivolti a promuovere i diritti LGBTQI+ Fabiana Montanari, a tuttə coloro che hanno reso possibile la mostra e riportato alla memora l’“OMOCAUSTO”.