(20 gennaio 2023) Una due giorni di confronto dei/delle presidenti delle Assemblee Legislative di Regioni e Province autonome si è conclusa con il seminario “Parità di genere, nuove sfide e opportunità di sviluppo” nella sede della Città metropolitana di Bologna. Il riequilibrio delle opportunità e delle responsabilità in una società sempre più impari viene rimesso al centro dell’azione istituzionale, che deve assumere pienamente la sfida globale e costituzionale dell’uguaglianza di genere come cambio di paradigma delle politiche pubbliche.

Le discriminazioni e diseguaglianze di genere frenano lo sviluppo demografico ed umano, sociale ed economico. Fanno male alle persone e alle prospettive di crescita collettiva, tanto che in tutta Europa sottraggono centinaia di miliardi al welfare inclusivo e al lavoro di qualità. L’intervento della sociologa Chiara Saraceno, Honory Fellow al College Carlo Alberto di Torino, ha ben focalizzato gli squilibri che, ad esempio, fan sì che a parità di titolo di studio, laurea compresa, le donne siano svantaggiate: o non riescono a entrare nel mercato del lavoro o, quando vi entrano, sono pagate meno e ostacolate nella carriera. Anche i dati più aggiornati dimostrano che le (troppo poche) realtà territoriali con forti reti di welfare e opportunità sociali sono quelle dove la natalità e l’occupazione è più alta. Attuare politiche pubbliche trasversali che rafforzino i diritti delle donne e l’occupazione femminile di qualità, ha effetti positivi immediati sulla società nel suo complesso.

Tutti i contributi al convegno sono stati convergenti rispetto all’approccio strutturale e strategico della parità di genere e dell’impulso che una normativa quadro quale la Legge regionale 6/2014 dell’Emilia-Romagna è in grado di imprimere. Rappresentanti della nostra Regione e delle comunità locali (a cominciare dal Sindaco di Bologna dove si sta attuando un Piano per l’uguaglianza), del mondo produttivo, delle università e istituzioni culturali, hanno motivato l’impegno per superare gli stereotipi di genere, i retaggi patriarcali e i divari sociali e territoriali che mettono a repentaglio la stessa democrazia. Organizzato dalla presidente Emma Petitti in qualità di coordinatrice per la parità della Conferenza delle Assemblee legislative regionali, il confronto tra presidenti consentirà di mettere nero su bianco linee di impegno politico-istituzionale per progressi normativi in tutte le Regioni italiane.