(15 dicembre 2022) L’Assemblea Legislativa ha promosso un incontro con Helena Dalli, commissaria europea per l’Uguaglianza, presente in questi giorni in Emilia-Romagna per una serie di eventi a Bologna e al Centro Malaguzzi di Reggio Emilia. Dal titolo “Parità e uguaglianza: dalla strategia europea al territorio. Le politiche regionali e comunali di uguaglianza, pari opportunità e parità di genere”, il convegno in Sala Fanti non si è limitato a rappresentare l’impegno legislativo e politico di Assemblea e Giunta regionale per la democrazia paritaria e contro le violenze di genere che intercetta la Strategia della Commissione UE, ma è stato arricchito dalle testimonianze di Comunità e delle organizzazioni sociali.
Gli interventi della responsabile del Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana di Bologna Simona Lembi, della delegata Cgil-Cisl-Uil Fiorella Prodi, della presidente di Manager Italia Emilia-Romagna Cristina Mezzanotte e della delegata del rettore di UNIBO per l’equità, inclusione e diversità, Cristina Demaria, hanno portato altri punti di vista importanti, in rappresentanza di soggetti che sono e si sentono pienamente coinvolti nel nostro approccio organico, strutturale e trasversale per il superamento dei gap e discriminazioni di genere che sottraggono linfa alla società.
Dalle parole della Commissaria Dalli abbiamo tratto la conferma di essere su una strada virtuosa quanto necessaria per lo sviluppo sostenibile e inclusivo, a contributo di un cambiamento che deve necessariamente estendersi a livello nazionale. “L’Emilia-Romagna è punto di riferimento in Europa per le politiche di riconoscimento e valorizzazione delle differenze e diversità. Quando andrò in giro per gli Stati membri, racconterò la vostra azione, il vostro lavoro, perché state cambiando la vita dei cittadini e delle cittadine”, ha detto tra l’altro nel suo intervento.
Ho avuto il piacere di consegnarle una copia della Legge quadro regionale per la parità e della legge per il riconoscimento dei diritti Lgbtiq+, unitamente alla Risoluzione approvata la scorsa primavera che motiva un impegno corale verso l’istituzione di una Conferenza permanente europea per la Pace e i Diritti umani dove le donne siano protagoniste di relazioni tra i popoli per prevenire ogni forma di conflitto armato, per una pace duratura.
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