(28 novembre-2 dicembre 2022) L’Erasmus Plus E-Quality è una straordinaria opportunità di formazione e sviluppo delle politiche di genere e di parità per le Municipalità di tutta l’Unione Europea. Grazie all’Associazione Rete Women-Donne del Mediterraneo europeo per avermi coinvolto e invitato in qualità di Consigliera regionale dell’Emilia-Romagna a partecipare all’incontro dei partners del progetto europeo a Madrid, presso la Facoltà di scienze sociali e giuridiche dell’Università Carlo III. Giorni intensi, di studio e di scambio delle esperienze sviluppate dalle delegazioni di Grecia, Malta, Francia, Spagna e Italia. QUI un VIDEO di sintesi delle mie giornate di lavoro.
Buone pratiche a confronto dunque, da arricchire nello scambio e applicare nelle politiche pubbliche e aziendali, grazie a esperte ed esperti provenienti dal mondo associativo, accademico e delle Autonomie locali che si mettono a disposizione dei decisori. Con un solo grande obiettivo: innovare per rendere equa ed egualitaria l’organizzazione sociale, politica ed economica in tutta Europa. Ogni squadra ha portato un suo “pacchetto” di best practice in diversi ambiti, dalla ‘valorizzazione del lavoro di cura’ al contrasto di ‘violenza e sfruttamento’, dall’’accesso al lavoro, carriera e parità retributiva’, all’accesso alle cure mediche e alla salute riproduttiva e sessuale’, sino al tema curato dall’Emilia-Romagna: ‘Rappresentanza nei processi decisionali ed emancipazione delle donne’.
L’analisi del gender gap e il confronto sulla condizione delle donne post pandemia, conferma la necessità e l’urgenza di rafforzare la rete sociale, promuovere il cambiamento culturale, investire sull’uguaglianza come leva di progresso e giustizia globale. Una più ampia partecipazione femminile al lavoro e al potere, una rappresentanza paritaria nei Consigli di amministrazione delle società e nelle Istituzioni, farebbe la differenza. Secondo le ultime stime di EIGE (Istituto europeo di studio sull’Eguaglianza di genere) il riequilibrio tra donne e uomini porterebbe in Europa entro il 2050 a un aumento del PIL pro capite nella UE del 6,1-9,6%, pari a 1,95-3,15 trilioni di euro. L’aumento sarebbe già evidente nel 2030, con un PIL pro capite salito fino al 2%. Questa stima non è altro che il risultato di un tasso di occupazione delle donne finalmente vicino a quello maschile e dell’ingresso delle giovani in lavori STEM più produttivi e remunerativi.
Nel nostro contributo a Erasmus+ E-quality, abbiamo motivato e messo in fila le principali azioni positive che davvero fanno, faranno la differenza producendo un cambio di paradigma prima di tutto culturale. Azioni strutturali per incrementare opportunità economiche, potere politico, istruzione e salute delle donne, perché come sappiamo bene il divario tra i generi, determinato da discriminazioni intersezionali e molteplici, si colma solo con politiche trasversali di equità, rafforzamento e riequilibrio. Al centro della strategia verso una democrazia paritaria vi è la “cassetta degli attrezzi” che ci siamo dati in Regione Emilia-Romagna per misurare, valutare e dunque orientare al meglio l’azione pubblica:
- Gender Mainstreaming attraverso la trasversalità ai settori della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere n. 6/2014
- Gender Budgeting con la dotazione del Bilancio di Genere fin dal 2016
- Gender Impact Assessment con l’art. 42bis della Legge regionale 6/2014 e la «Valutazione dell’impatto di genere ex ante» di tutte le norme, unico e rivoluzionario strumento per correggere squilibri di genere prima dell’approvazione dei provvedimenti.
Partiamo allora dall’Europa delle competenze! E ripartiamo da noi in Regione Emilia-Romagna e da Raffaella Baccolini, Loretta Bertozzi, Angela Testa e Chiara Xausa mie compagne di avventura della Rete Women.
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