(23 novembre 2022) Al convegno organizzato dal PD e dalle Donne Democratiche di Castelfranco Emilia su “Disuguaglianze e lavoro” abbiamo basato su dati di realtà una discussione che investe la responsabilità della politica e delle istituzioni a fare molto di più per sanare le ingiustizie sociali. Disparità di reddito, segregazione occupazionale, l’aumento della forbice delle disuguaglianze generazionali e tra donne e uomini stanno pregiudicando il nostro futuro; e rafforzano una visione patriarcale della società che rende la vita delle ragazze e delle lavoratrici una vera e propria corsa ad ostacoli. Contrastare i meccanismi di squilibrio nell’organizzazione sociale ed economica è necessario per restituire dignità e allargare la partecipazione allo sviluppo, ma funge non secondariamente da prevenzione contro ogni forma di violenza di genere.

Un ringraziamento va alla Cgil modenese che in collaborazione con Federconsumatori ha approfondito la condizione delle donne del territorio, in particolare quei gap retributivi e di reddito, quelle discriminazioni sul lavoro che tolgono loro indipendenza e libertà di scelta. Compresa la possibilità di scegliere di allontanarsi da un compagno violento. Dalla ricerca condotta, relativa al periodo 2016–2021, risulta che il reddito medio delle donne lavoratrici è inferiore del 26,5% rispetto a agli uomini; quello delle pensionate segna un meno 23,3% rispetto agli uomini pensionati. Nei redditi da lavoro sopra i 60.000 euro le certificazioni relative a dichiarazioni di donne rappresentano meno del 20% del totale. Tali disparità, in linea con la realtà di altri territori, si intersecano con le penalizzazioni che strutturalmente colpiscono i più giovani e le persone straniere attraverso contratti di lavoro precari e il cosiddetto lavoro povero.

Nessuno può tirarsi fuori dalla responsabilità di fare la propria parte per prevenire e contrastare le discriminazioni di genere che sono le più pervasive e pesanti. Le Donne Democratiche e il PD di Castelfranco hanno perciò promosso un ciclo di incontri sulle diseguaglianze che alimentano le violenze in particolare contro le donne, intercettando le politiche della Regione Emilia-Romagna che vanno nella direzione giusta: interventi sempre più organici e integrati di prevenzione culturale attraverso il Piano antiviolenza e i Bandi per le pari opportunità, politiche attive inserite nella programmazione europea e regionale di sostegno concreto all’autonomia e al protagonismo femminile.