(22 ottobre 2022) Un incontro importante, promosso dall’Associazione Orlando di Bologna, ha fatto il punto sull’Afghanistan e sulla condizione delle donne afghane fuori dalla retorica, partendo dalla testimonianza di chi è sul campo e resiste ad un anno dalla presa di Kabul da parte dei Talebani il 15 agosto 2021.
Maryam è un’attivista dell’Associazione RAWA – Revolutionary Association of the Women of Afghanistan – che dal 1977 lotta per la pace, la democrazia e i diritti delle donne. La sua testimonianza ci ha dettagliato un quadro sconfortante e disumano che persiste nel Paese mediorientale, una violenza e repressione endemica che soffoca ogni soggettività femminile, una povertà sempre più diffusa, le cui radici partono dallo sfruttamento del territorio afghano ben prima della cessazione dell’occupazione occidentale e della restaurazione del governo talebano. Ci eravamo impegnate e lo siamo tuttora, dentro e fuori le istituzioni, a stare con le donne afghane e dalla parte di tutte le donne del mondo che lottano per la propria sopravvivenza e libertà. Il convegno mi ha dato l’opportunità di rendere conto dell’impegno della Regione, in rete con tanti soggetti associativi e istituzionali, sia per il sostegno di progetti sanitari emergenziali e salvavita in Afghanistan sia per l’accoglienza e integrazione sul territorio emiliano-romagnolo di circa 500 rifugiati.
Il progetto sanitario più importante, realizzato da Oms, coinvolge la nostra e altre Regioni italiane nel rafforzamento dei servizi e dei posti letto negli ospedali di Farah (al confine con l’Iran) e di Anabah in Panshir, dove grazie a un contratto con Emergency si è sostenuto il reparto maternità e infanzia. Si è inteso rispondere alle necessità umanitarie fornendo medicinali salvavita e servizi di cura gratuiti alle persone più vulnerabili che vivono in Panshir, Parwan, Kapisa e Badakhshan nel nord est dell’Afghanistan. L’attenzione sanitaria e il sostegno ai due ospedali è a favore di tutta la popolazione ma ha un focus specifico sulle donne. Lo stesso Programma per la cooperazione internazionale della Regione Emilia-Romagna ha inserito le politiche di genere assieme al tema migrazioni e al cambiamento climatico come prioritarie e trasversali a tutti i progetti di cooperazione, compresi quelli di emergenza.
Con Orlando e le Associazioni aderenti alla rete di Women.it, ci siamo ripromesse di non perdere le connessioni tra di noi e il mondo. E personalmente, come ho avuto modo di proporre, penso che sia giunto il momento di una Conferenza Mondiale delle Donne (non sulle Donne) promossa dall’Europa. Non per salvare qualcuna, ma per salvarci tuttə.
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