(Agosto-Settembre 2022) Una ripartenza al Campovolo che è stata una grande opportunità di socializzazione e di approfondimento politico per dare spessore alle proposte programmatiche del Partito Democratico in vista del voto del 25 settembre. La partecipazione di questi giorni ci ha scaldato il cuore. Tanti volontari e volontarie al lavoro nei punti di ristoro e di convivialità e al contempo tanto confronto politico nella sala dedicata a David Sassoli per i dibattiti, che abbiamo scelto di aprire parlando di pace come impegno costante a cui tendere, come unico orizzonte possibile. Fino al 4 settembre un ricco carnet di iniziative (https://www.ilprogrammadellafesta.it/) ha nutrito la nostra voglia di stare bene insieme, parlare con le persone delle nostre idee e allargare lo sguardo.
In Sala David Sassoli ho moderato il confronto in tema di “Diritti e cittadinanza: nessun destino è già scritto”, con la portavoce nazionale delle Donne Democratiche Cecilia D’Elia, la nostra portavoce provinciale e deputata Antonella Incerti, l’assessora regionale Barbara Lori, il collega Antonio Mumolo e il presidente di Arcigay Alberto Nicolini. Partendo da dati di realtà abbiamo illustrato le misure da intraprendere (o portare a compimento) con l’obiettivo primario di sostenere la dignità e le libertà personali di tutte e tutti. Ogni dibattito ha rappresentato un tassello di programma e l’impegno di una comunità politica che si sente ed è senza infingimenti al servizio del bene comune. In una campagna elettorale fatta soprattutto di personalismi, vuoti slogan sovranisti e, purtroppo, anche bugie, portiamo avanti idee e contenuti in cui crediamo, proposte chiare e fattibili per una maggiore giustizia sociale e per uno sviluppo sostenibile. (QUI IL PROGRAMMA ELETTORALE PD ultima versione)
Esemplare in questo senso, l’intervista di Mattia Mariani al Ministro per il Lavoro e le politiche sociali Andrea Orlando, che ha declinato su proposte molto concrete – dal salario minimo contrattuale al taglio del costo del lavoro, dall’abolizione degli stage non retribuiti al contrasto della precarietà – una solida visione di società. Una società inclusiva, dove “merito” e “protezione” non sono contrapposti. Dove le diseguaglianze vengono limitate per non precludere a nessuno l’accesso al futuro e ad una vita migliore, per salvaguardare la democrazia, che non può reggersi senza uguaglianza sociale. Stare a sinistra, nel terzo millennio, significa ancor più che in passato difendere, alimentare, promuovere diritti costituzionali, pari opportunità di crescita e libertà democratiche che non sono mai conquistate per sempre.
Concetti espressi anche dal Segretario nazionale Enrico Letta nell’intervista di
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