(19 giugno 2022) Dopo l’approvazione in Regione Emilia-Romagna dell’atto di indirizzo a mia prima firma che pone all’attenzione dei Governi, dell’Europa e della Comunità internazionale l’attuazione della risoluzione 1325 dell’ONU, si sono attivate concretamente anche le Democratiche in Parlamento. In occasione della ‘Giornata internazionale contro la violenza sessuale nei conflitti armati’ le Deputate PD hanno depositato un atto parlamentare che impegna il Governo italiano e la UE a proteggere le donne dagli stupri di guerra e favorire il loro coinvolgimento nei negoziati per la Pace.
Nei conflitti armati il corpo delle donne diventa campo di battaglia, lo stupro di massa è arma di guerra, strumento di terrore verso la popolazione occupata. Da sempre le donne pagano questo prezzo altissimo, sistematicamente sottoposte a violenze e abusi. Secondo l’Unhcr, una donna rifugiata o sfollata interna su cinque è oggetto di violenza sessuale. Avviene in Ucraina, come in tanti altri luoghi del mondo.
La Risoluzione presentata impegna il Governo a promuovere l’inclusione delle donne nei processi di pace, a favorire negoziati in cui gli aspetti legati alla parità di genere siano debitamente considerati in tutte le fasi dei processi, a implementare la Risoluzione 1325/2000 su «Donne, Pace e Sicurezza», del Consiglio di Sicurezza ONU. Si chiede anche che il governo si impegni ad affiancare le autorità ucraine e la corte penale internazionale nelle indagini sugli stupri contro le donne ucraine e a favorire l’accoglienza dei profughi in Italia tenendo conto delle specifiche esigenze di donne e bambini. Un impegno che sempre più deve essere tratto essenziale dell’azione diplomatica italiana in Europa e nel mondo. Le prime firmatarie sono la Portavoce nazionale Donne Democratiche Cecilia D’Elia, Debora Serracchiani, Lia Quartapelle, Marina Berlinghieri ma l’atto è stato sottoscritto da tutte le deputate PD.
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