(26 maggio 2022) Libri che fanno riflettere sulla violenza contro le donne e sulle diseguaglianze di genere che la alimentano. Da qui nasce a Bologna la rassegna culturale “E.lette”, dal 17 al 19 giugno. L’iniziativa guidata dall’Associazione Orlando quest’anno si concentrerà sulla guerra in Ucraina, affrontata dalla prospettiva delle donne attraverso i linguaggi della letteratura, arte e giornalismo. Abbiamo contribuito al progetto con un finanziamento regionale, grazie al bando per le pari opportunità e per la cultura di genere (biennio 2021-2022) che ha premiato i migliori progetti in attuazione della Legge quadro per la parità 6/2014.
Sono intervenuta nella sede della Città metropolitana alla conferenza stampa di presentazione, su invito della presidente di Orlando, Samanta Picciaiola. Con noi tra gli altri la curatrice della rassegna e scrittrice Alessandra Sarchi, la vicesindaca di Bologna, Emily Clancy, la responsabile del Piano metropolitano per l’uguaglianza Simona Lembi. Il focus scelto sulle donne e sulla loro resistenza, nonché sul contributo che insieme possono dare alla pace, è importante e si coniuga con le iniziative assunte in Assemblea Legislativa, a cominciare dalla Risoluzione Pace Donne e Sicurezza. La cultura e il patrimonio documentale, culturale e di relazioni femminili possono fare la differenza.
Nelle tre giornate bologne saranno ospiti la scrittrice croata Ivana Sojat, l’artista ucraina rifugiata Mariia Proshkovska e la giornalista Alessandra Coppola che insieme al fotografo Pietro Masturzo presenterà un reportage inedito realizzato al confine tra Moldavia e Ucraina: un villaggio dove da anni non ci sono più donne perché sono tutte emigrate all’estero per lavorare come badanti e inviare soldi per costruire nuove case, oggi ospitanti donne e bambini in fuga dai bombardamenti. Storie che danno il senso della tragedia in atto e del lavoro di ricucitura e solidarietà portato avanti da tante.
Gli incontri in programma si svolgeranno a Bologna e a San Giorgio di Piano. Il progetto E.lette si è già svolto nei mesi scorsi in Appennino grazie all’associazione Sassi Scritti, che ha realizzato diverse azioni: laboratori di scrittura creativa e di fotografia espressiva per donne migranti e adolescenti; un programma radiofonico dedicato all’autismo femminile; un blog di racconto e scambio sulla violenza e la discriminazione di genere; un cineforum con gli studenti delle scuole superiori del territorio. L’obiettivo è portare la voce, l’arte, il protagonismo sociale delle donne e il NO alle violenze e discriminazioni a tutto il territorio provinciale e soprattutto nelle periferie. Semi di cultura che contribuiscono a generare frutti di pacifica convivenza.
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