(12 maggio 2022) Nella meravigliosa cornice del Castello Estense di Ferrara, si è tenuto un Convegno sulla sospensione condizionale della pena (ex art. 165 comma 5 c.p.) per uomini autori di violenza, appuntamento di formazione qualificata rivolta in particolare ad operatori e operatrici del diritto che danno quotidianamente un contributo sostanziale alla costruzione di una società più equa, paritaria, libera dalla violenza di genere.
Tanti sono stati i profili dell’ordinamento, anche precedenti all’introduzione di questa norma che promuove percorsi di recupero degli uomini autori e potenziali autori di violenza, approfonditi da magistrati e avvocati/e. Fondamentale poi l’apporto delle operatrici dei Centri per uomini maltrattanti (come LDV di Ferrara), centri pubblici e privati presenti oggi in tutta l’Emilia-Romagna e inseriti in modo organico nella Rete dei servizi antiviolenza. Io ho portato una riflessione sul ruolo centrale della Regione nella definizione della normativa di prevenzione e contrasto dei femminicidi e della violenza sulle donne, nonché dei tratti essenziali delle linee guida nazionali di “accreditamento” dei centri su cui sta ancora lavorando il tavolo interregionale. Partendo da una considerazione di fondo: quando nel 2014 introducemmo nella legge 6/2014 la previsione di questi servizi lo facemmo con la certezza che la violenza sulle donne non è un problema delle donne, bensì dell’intera società e prima di tutto degli uomini che la agiscono.
Grazie a tutti i promotori tra cui il Centro Donne Giustizia e al Comitato pari opportunità dell’Ordine forense di Ferrara, in particolare all’Avvocata Rita Reali presidente del CPO, per questa preziosa occasione di confronto e formazione che si inserisce in una serie di incontri promossi dalle nostre politiche a cui partecipo con grande piacere e senso di responsabilità. Sotto la locandina dell’evento. Vedi anche:
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