(Castelnovo di Sotto, 21 marzo 2022) Quando la vita di una persona che fa parte di una comunità di cui ha condiviso tante esperienze viene cancellata così brutalmente, i ricordi personali diventano tassello di una memoria collettiva che si stringe intorno alla vittima e alla famiglia come a fare scudo al dolore.
Nulla può lenire una ferita che così profondamente resterà nella nostra storia, perché oltre alla perdita incolmabile della persona, ci ferisce il fatto che ancora una volta una donna abbia trovato la morte per mano di un uomo.
La violenza maschile domestica che quotidianamente colpisce ragazze e donne di ogni età e condizione, è una piaga sociale inaccettabile che richiede uno slancio di concretezza.
I contorni della tragedia li accerteranno le forze dell’ordine e la magistratura, ma non vi è dubbio che la responsabilità di fermare questa scia di sangue va agita fuori e dentro le istituzioni e, soprattutto, con un impegno corale di tutti nella prevenzione e nella protezione sociale per non lasciare sola nessuna.
Tiziana Gatti, uccisa a Castelnovo di Sotto dal genero, era una volontaria di Festareggio, componente del direttivo Spi-Cgil. Una donna.
Leave A Comment