(Reggio Emilia, 4 marzo 2022) Su invito del presidente Ermete Fiaccadori ho portato un saluto istituzionale al 17° Congresso di A.N.P.I. tenuto nell’Aula magna dell’Università UNIMORE. L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è realtà viva e vivace che conta oggi, nella provincia reggiana, 4.272 iscritti di ogni età. È la nostra Memoria attiva, la casa delle donne e degli uomini antifascisti, casa nostra.
Su tutto non poteva che dominare la tragedia della guerra in Ucraina, l’urgenza di fermare le armi e i massacri di civili, di salvare vite. Questa folle guerra ci ha ricordato con ferocia che nulla è conquistato per sempre e quanto sia indispensabile investire in cultura e proteggere ogni giorno i valori di pace e libertà; il valore della democrazia, sancito in Italia nella e dalla Costituzione. Nonostante il senso d’impotenza che ci pervade, è il tempo di agire unitariamente e ciascuno per la propria parte, a favore del dialogo, del ritorno alla diplomazia e qui ed ora, dell’accoglienza dei profughi. “Dopo un raccolto ne viene un altro” diceva papà Cervi, ma perché ciò avvenga bisogna seminare e seminare bene partendo dalla scuola e dalla cultura di pace.
Il congresso di Anpi reggiana ha espresso in un documento netta condanna dell’invasione russa e ha affrontato nei suoi lavori proposte per ridurre le diseguaglianze sociali, sui temi dell’ambiente e delle fonti energetiche che tanto riguardano il conflitto e la sua risoluzione. Sempre prioritarie le iniziative contro ogni rigurgito di stampo fascista, contro i fascismi di ogni colore. Con l’intervento conclusivo della vicepresidente di Anpi nazionale e presidente dell’Istituto Cervi, Albertina Soliani, l’associazione ha anche eletto i propri delegati che rappresenteranno Reggio Emilia al congresso nazionale in programma a Riccione dal 24 al 27 marzo.
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