(20-23 dicembre 2021) In Aula massimo impegno per portare alla Comunità regionale risorse e allocazioni adeguate a questo periodo difficile, cercando di non lasciare indietro nessuno. Al LINK dell’Assemblea Legislativa troverete tutti i provvedimenti approvati e in particolare il cosiddetto Pacchetto Bilancio, comprensivo del DEFR, ossia il Documento di Economia e Finanza che fissa gli impegni strategici per i prossimi anni.

Il Bilancio previsionale 2022-2024 vale in totale quasi 13 miliardi, di cui 9,8 mld destinati alla Sanità territoriale, che contueremo a sostenere nella dimensione pubblica, universalistica e di prossimità. Con un’attenzione maggiore riservata alla rete dei medici di base. Per il contrasto della violenza di genere, in virtù della seduta straordinaria del 13 dicembre e degli impegni unitari presi, abbiamo destinato 1 milione di euro al Reddito di libertà, in aggiunta ai 300mila euro messi a disposizione dal Governo per l’Emilia-Romagna, quindi aumentando mensilmente l’assegno per l’autonomia e il recupero delle donne vittime di violenza, con la speranza, allo stesso tempo, di poterne ampliare la platea. Abbiamo aggiunto anche, con un Ordine del giorno collegato al Bilancio, un altro milione di euro per la ristrutturazione di alloggi protetti e case rifugio per donne vittime di violenza. Si tratta di fondi assegnati in particolare ai Comuni che possiedono appartamenti che possono riqualificare e destinare proprio a questo uso. Perché parliamo di donne che spesso non hanno le risorse per fuggire da una situazione di violenza domestica e, con questo stanziamento, che va a finanziare azioni concrete, cerchiamo di proteggerle e non farle sentire sole. Significativi sono anche gli altri stanziamenti integrati dal PD, ad esempio quello di 220.000 euro per le parrucche di donne e bambini malati oncologici e di 380.000 euro per UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) al fine di promuovere, tutelare e sostenere i diritti delle persone con disabilità visiva e pluridisabilità e per sostenere e ampliare i servizi, nonché per realizzare corsi di autonomia personale tramite l’informatica e le nuove tecnologie. Più in generale, si è cercato di mettere in Bilancio finanziamenti volti a ridurre diseguaglianze, povertà e ed erosione del reddito approfonditi dalla crisi pandemica. Le tasse regionali restano invariate per il settimo anno consecutivo, mentre confermiamo diverse misure che comportano risparmi concreti per i cittadini: l’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio a carico, il taglio dell’Irap per imprese e attività economiche nei comuni montani, i bus e treni regionali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni con Isee familiare fino a 30mila euro e i bus urbani gratuiti nelle città per i pendolari con abbonamento annuale ai treni. E, ancora, l’abbattimento delle rette dei servizi all’infanzia e la copertura del 100% delle borse di studio universitarie.

Nonostante le minori entrate 2020 e le spese straordinarie ancora oggi sostenute per la gestione dell’emergenza sanitaria e per i ristori, il Bilancio della Regione Emilia-Romagna è in equilibrio e l’indebitamento continua a calare. Un dato positivo che permette il rafforzamento di politiche essenziali di welfare che sono coperte da vari Fondi, come quelli per gli Affitti e i Nidi, quello sociale per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’inclusione dei disabili nonché per sostenere le ASP. Il Fondo regionale per la non autosufficienza, in particolare, è fra i più alti in Italia, finanziato con oltre mezzo miliardo di euro grazie ad una quota regionale di 89 milioni. Va sottolineata la concretezza di questi strumenti perché si traducono in diritti. Grazie al Fondo Affitti, ad esempio (su cui mettiamo 7 milioni di euro in più) migliaia di persone che non riescono a pagare il canone della casa anche a causa della pandemia, ricevono un contributo fino a tre mensilità. Si tratta di disoccupati o lavoratori in cassa integrazione o in stato di mobilità, lavoratrici e lavoratori precari o stagionali, nuclei familiari con redditi molto bassi. 124 milioni andranno poi a sostenere in modo inedito l’Edilizia residenziale pubblica.

Aprire una nuova stagione di investimenti è l’altro obiettivo, a cui la manovra destina nel triennio 1,8 miliardi di euro, 817 milioni solo per il 2022. Il prossimo anno infatti inizia l’attuazione degli interventi previsti dal PNRR, che incidono in particolare sulla sanità, la mobilità sostenibile e l’edilizia popolare. Nell’ottica di rendere strutturale la ripresa economica, sarà preziosa anche la quota di cofinanziamento ai fondi europei della nuova programmazione comunitaria: 200 milioni che attiveranno interventi superiori al miliardo di euro per il sostegno a investimenti pubblici, imprese, formazione e politiche attive per il lavoro in tutti i comparti. Un nuovo stanziamento è dedicato a realizzare un campus post-universitario per attrarre in Emilia-Romagna ragazze e ragazzi sia italiani che stranieri e contrastare la cosiddetta “fuga dei cervelli”. Fra i diversi interventi sulla transizione ecologica, segnalo l’aumento degli investimenti, da 60 a 90 milioni, per la messa in sicurezza ed elettrificazioni delle linee ferroviarie e l’acquisto di materiale rotabile elettrico; 5 milioni vanno alle Unioni di Comuni per progetti green e digitali e altri 20 milioni alla rigenerazione urbana e al recupero di spazi esistenti.