(20 dicembre 2021) Un’interrogazione a risposta immediata in Assemblea, sottoscritta anche dai colleghi reggiani Costa e Soncini, ha sollecitato la Regione Emilia-Romagna a sostenere in ogni sede l’istanza di rientro immediato del bambino reggiano dalla Turchia e gli sforzi diplomatici in atto. Abbiamo preso questa iniziativa perché il calvario di Ilaria Alessandra Sassone e del suo piccolo di appena cinque anni, ci ferisce. E ferisce l’intera Comunità regionale che rigetta ogni persistente negazione dei diritti fondamentali delle persone e dei superiori interessi dei bambini.

Leonardo è italiano come la sua mamma, a cui è stato affidato in via esclusiva. Stava per frequentare l’asilo di Novellara ma, dal 6 febbraio 2020, è in Turchia, dove il padre, cittadino tedesco di origine turca nel frattempo privato della responsabilità genitoriale, lo ha portato illegalmente contro i provvedimenti del competente Tribunale italiano e lasciando la madre senza notizie per mesi. Nonostante le pronunce degli stessi giudici turchi (l’ultima emessa l’8 dicembre) dicano che il bambino deve tornare in Italia, sia Ilaria che Leonardo sono trattenuti in quel Paese almeno fino al 20 gennaio, in realtà senza alcuna certezza che a tale data la sentenza sia esecutiva. Pronta la risposta in Aula della vicepresidente Elly Schlein che ha preso in carico la richiesta con grande senso di responsabilità, in coerenza e rappresentanza degli impegni della Regione Emilia-Romagna per la tutela dei diritti umani. “Preso atto positivamente dell’impegno già manifestato dal ministero degli Affari Esteri, – ha detto – non mancheremo di sollecitare il Governo affinché vengano intraprese azioni adeguate al fine di pervenire a un rapido rientro in Italia di mamma e bambino”. Tra l’altro esattamente una settimana fa l’Assemblea straordinaria e la Risoluzione approvata all’unanimità contro la violenza di genere e domestica, ha rilanciato l’urgenza del nostro impegno per tutelare anche i figli delle donne maltrattate.

Conoscevamo già la vicenda, grazie all’impegno dell’avvocata Giovanna Fava che tutela la madre, della sindaca di Novellara Elena Carletti e della deputata reggiana Antonella Incerti, ma quella che speravamo essere una questione risolta e la fine della sofferenza, si è rivelata invece ancora lontana dal concludersi. L’avvocata ha lanciato pochi giorni fa sulla piattaforma Change.org una petizione online per chiedere al Governo di adoperarsi. In un solo giorno, ha raccolto più di 1000 firme che ora hanno superato le 1.600. Noi continueremo a seguire la cosa con attenzione fino all’unico epilogo possibile: il rientro a casa di Leonardo con sua madre.