(6 luglio 2021) Su tutto vi è la consapevolezza del “valore inestimabile e indiscutibile di una buona sanità, pubblica e universalistica, radicata nel territorio” e che i professionisti della sanità “hanno dimostrato di essere un presidio fondamentale di prossimità territoriale da riconoscere, qualificare e valorizzare”. Non sono solo parole. La Regione ha sottoscritto un accordo con le principali sigle sindacali confederali e della sanità pubblica per riconoscere il lavoro dei professionisti della sanità emiliano-romagnola durante la pandemia, stabilendo una dotazione economica fino a 50 milioni di euro al fine di garantire un equo trattamento economico nonostante i vincoli attualmente imposti dalle leggi nazionali.

Rientra nell’impegno la valorizzazione dei servizi forniti per la campagna vaccinale, l’utilizzo di prestazioni aggiuntive per recuperare quelle non erogate a causa del Covid e ridurre così le liste attesa; e ancora l’istituzione di una direzione assistenziale in ogni azienda sanitaria e la definizione di percorsi di formazione complementare regionale, per dare il giusto riconoscimento alle professioni infermieristiche, ostetriche e tecniche della riabilitazione e della prevenzione.

La Regione interviene, opportunamente, per far sì che il nostro personale sanitario abbia ciò che gli spetta e pone le basi per una sanità più inclusiva, avanzata e competente. Questo accordo si inserisce in un percorso di rafforzamento della sanità pubblica in Emilia-Romagna che dal 2018 ha visto la stabilizzazione di 7.200 professionisti, di cui 1.700 medici e 2.500 infermieri. A oggi, inoltre, gli assunti per la pandemia ancora in servizio sono 8.192, di cui 1.366 medici e 4.053 infermieri. Molto si è fatto negli ultimi due anni a sostegno del personale sanitario, per garantire elevati livelli di copertura del turn over, per offrire opportunità e organizzazione flessibile del lavoro. Molto si dovrà continuare a fare, perché vogliamo un sistema solido che sa valorizzare chi è al servizio della cura e della salute di ciascuno di noi.