(Castel Bolognese, 17 giugno 2021) Una bella serata di approfondimento e di condivisione dei reali obiettivi del DDL Zan, assieme alle ragazze e ai ragazzi del Circolo Prometeo e del circuito Arci di Faenza e Castel Bolognese, che mi hanno chiamata a spiegare i contenuti del disegno di legge ancora in discussione al Senato in seconda lettura e a fare chiarezza rispetto ai tanti argomenti e alle troppe polemiche politiche che hanno invaso i media. (QUI IL VIDEO COMPLETO)
Ciò anche in preparazione del Pride di Faenza del 26 giugno, in un Pride Month che vede molte realtà emiliano-romagnole in campo non solo per i diritti Lgbtiq+, ma più in generale a favore del progresso civile, delle libertà e diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione.
La storia si ripete. Gli attacchi scomposti, le accuse di “norma liberticida” che molta parte delle destre rivolsero alla legge regionale contro l’omotransfobia 15/2019, sono nella sostanza gli stessi attacchi ed accuse riservati al DDL “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”; un testo equilibrato che contrasta l’odio e in particolare l’istigazione all’odio di cui sono fatte oggetto persone negate nella loro soggettività, ritenute non degne di rispetto.
E’ dunque come sempre una battaglia culturale, per una consapevolezza diffusa in merito ai diritti e ai doveri di cittadinanza, che può fare la differenza e di fatto sta sostenendo sul piano nazionale l’inserimento di questo tassello che ancora manca al nostro Stato di diritto. Grazie in particolare ad Andrea Fortini e a Giulia Maglia per l’attenzione, l’intervista, il confronto e l’ospitalità.
Forse un passo dilato sarebbe opportuno!Dino