(18 aprile) I fondi e progetti trasversali del Next Generation Eu sono una possibilità unica perché le nuove generazioni possano iniziare a intravedere una società più equa e giusta, ma anche più ricca. Perché una società dove l’occupazione femminile crolla ulteriormente (dal 50% all’48,6% di media) a causa della pandemia, è senza dubbio una società fragile e priva di risorse solide per la ripartenza. Da qui scaturiscono le richieste del Giusto Mezzo, un movimento spontaneo dal basso per la parità tra donne e uomini in Italia che nasce sulla scorta dell’iniziativa europea Half of It, ossia l’appello motivato affinché metà delle risorse del Recovery Fund siano spese per superare il divario di genere in Europa. I contenuti del necessario cambio di paradigma sono stati messi nero su bianco in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi e rappresentati anche in audizione parlamentare. Parliamo di interventi strategici e strutturali in 3 ambiti chiave per il futuro: l’allargamento dell’offerta sulla cura dell’infanzia e sulla cura per anziani e disabili, il rilancio dell’occupazione femminile con formazione, decontribuzione e accesso al credito per le imprenditrici e la riduzione della disparità salariale. La petizione si può firmare sul sito www.ilgiustomezzo.it, dove si trovano tutte le associazioni promotrici e confluite nell’iniziativa, le adesioni, il merito delle proposte.

Ho partecipato anch’io alla Piazza virtuale di Giusto mezzo, in una domenica che ha visto diversi flashmob lanciati a livello territoriale e nazionale per pressare il Governo sulla capacità del Piano di ripresa e resilienza di attrarre risorse destinate effettivamente alla trasformazione del nostro sistema, ancora schiacciato dall’eco del patriarcato, in chiave di inclusione ed empowerment delle donne. Il movimento infatti, nato fuori dalla politica, ha saputo via via coinvolgere le istituzioni e le rappresentanti politiche, per dare forza alla proposta. Noi continueremo a fare la nostra parte, nelle Regioni come in Parlamento, per dare concretezza e rendere esigibili nuovi diritti e opportunità.