(8 aprile) In Commissione congiunta Cultura e Parità abbiamo acceso un faro sulla tragedia umanitaria che si sta consumando in Myanmar, invitando in audizione Albertina Soliani, già senatrice e fondatrice dell’Associazione per l’amicizia Italia-Birmania. In virtù di rapporti consolidati e mai interrotti sia con la Lega per la Democrazia che con organizzazioni sociali birmane, Soliani ha potuto testimoniare come da due mesi la situazione sia degenerata in termini di violenze e di povertà per tutta la popolazione, che si sta opponendo al golpe militare del 1° febbraio. Gli arresti indebiti della Consigliera di Stato e amatissima leader Aung San Suu Kyi assieme agli altri esponenti democratici usciti vincitori dalle ultime libere elezioni, la prigionia e la persecuzione di tanti altri fra giornalisti, monaci e attivisti, hanno inteso cancellare la volontà popolare ma non hanno fermato la protesta. La feroce repressione della giunta militare ha già causato stragi di manifestanti pacifici e circa seicento vittime in totale tra cui giovani e bambini. Per risolvere questa crisi umanitaria ed evitare che sfoci in guerra civile armata, va attivata la comunità internazionale, in particolare aprendo un dialogo con Cina e Russia. E va fatto velocemente, anche perché l’abbandono dei campi e degli animali da allevamento sta prostrando la popolazione. Da qui l’appello ad un sostegno umanitario che si accompagni ad una pressione politica la più ampia possibile.

La Regione Emilia-Romagna, come ha dichiarato anche la vicepresidente Elly Schlein in Commissione, non lascerà da solo questo popolo coraggioso nella sua lotta per la libertà e la pace e sosterrà le iniziative volte a ripristinare i diritti umani, il dialogo democratico e la riconciliazione. Nell’immediato contribuirà ad alleviare le sofferenze rispetto anche a una situazione sanitaria che, aggravata dalla pandemia, si fa anch’essa sempre più drammatica. L’Emilia-Romagna ha un patrimonio di associazioni e una tradizione consolidata sui progetti umanitari di aiuto sociale e sanitario e nel prossimo Piano regionale della cooperazione internazionale si possono inserire interventi che le nostre Ong stanno promuovendo in Myanmar. Grazie a loro dunque, ad Albertina Soliani e all’Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania, al Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera Piero Fassino (che non ha potuto partecipare per un impegno sopraggiunto), per l’azione concreta e la costante sensibilizzazione che mettono in campo da quando il golpe militare ha interrotto brutalmente la transizione democratica e arrestato la leader Aung San Suu Kyi.