(30 marzo 2021) Con una legge regionale approvata in Aula abbiamo sbloccato fondi ulteriori per aziende e territori sempre più in difficoltà, portando a circa 54 milioni la cifra degli aiuti a fondo perduto. Sin dall’anno scorso la Regione interviene con risorse proprie stanziate in Bilancio, integrative alle misure di ristoro nazionali. Ne sono stati destinatari tra gli altri locali e pubblici esercizi, cinema, operatori della cultura, del teatro e dello spettacolo, gestori di palestre e piscine, organizzazioni di promozione sociale, da ultimo i titolari di licenza Taxi e autonoleggi che fino al 4 maggio possono fare domanda per un contributo in conto corrente.
Oggi, a oltre un anno dal primo lockdown, la crisi economica investe sempre più persone e attività e allunga l’elenco di quanti non ce la faranno ad aspettare la fine dell’emergenza. La Regione si è confrontata con ogni categoria per impiegare al meglio le risorse proprie ma anche quelle europee e nazionali già disponibili, incrementate da ultimo con il Decreto Sostegni, erogando sia contributi a progetto che indennizzi. Grazie alla nuova legge sono in arrivo in Emilia-Romagna nuovi ristori diretti in conto corrente anche per guide turistiche, maestri di sci, arrampicata e snowboard, per operatori del settore culturale creativo, per attività di ristorazione da asporto e preparazione di cibi, gelateria e pasticceria, ristorazione su treni e navi e catering per eventi. A questi si aggiungono sollievi per attività produttive e persone in condizione di grave fragilità economica e sociale dei territori alluvionati dalla rotta del Panaro del 6 dicembre scorso. Non ultime, sono destinatarie di ulteriori fondi le organizzazioni di volontariato, quel Terzo settore che aiuta le comunità e che è già stato oggetto di nostri aiuti integrativi.
Dobbiamo frenare la perdita di reddito di tanti lavoratori, lavoratrici e famiglie. Per il settore degli eventi come fiere e matrimoni, per la filiera della moda, abbiamo impegnato la Giunta a trovare soluzioni. Sul sito web https://imprese.regione.emilia-romagna.it/Finanziamenti/ vengono sempre aggiornati i canali aperti per le aziende, compreso il Fondo Microcredito ma, se vogliamo trovarci davvero pronti alla ripresa, ogni forma attuale e futura di sostegno dovrà essere accompagnata a formazione professionale, progetti mirati di inserimento al lavoro, riqualificazione delle persone, innovazione tecnologica; come sappiamo con un’attenzione prioritaria ai giovani e alle donne.
In attesa del Recovery Fund per incrementare gli investimenti veri e propri, stiamo impegnando la Giunta ad uno sforzo maggiore per l’accesso al credito delle piccole imprese dei settori più in crisi, sostenuti nel 2020 con un potenziamento dei consorzi fidi che oggi non è più sufficiente. Il ‘Fondo nuove competenze’ è poi una misura nazionale importante, opportunità di formazione dei dipendenti nelle ore non lavorate senza costi a carico dell’impresa e dei lavoratori, già utilizzata da decine di aziende in regione. Un bando recente è rivolto alle 125mila micro-piccole imprese dell’artigianato appartenenti o collegate al settore manifatturiero, per la loro trasformazione digitale, dove vengono premiate in particolare quelle femminili e condotte da giovani.
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