(24 marzo 2021) Le elette del Partito Democratico nelle Regioni stanno imprimendo una forte accelerazione per incentivare l’occupazione e l’autonomia femminile. È il caso delle consigliere in Regione Campania, dove la vicepresidente dell’Assemblea legislativa Loredana Raia ha depositato una proposta di legge per la parità retributiva e nel lavoro. Così come è il caso della Regione Lazio, dove la Commissione ‘Lavoro formazione e pari opportunità’ ha appena approvato all’unanimità la proposta di legge per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile, firmata dalla presidente Eleonora Mattia.
Abbiamo parlato di questo impegno coordinato nel webinar STOP ALLA SHE-CESSION, organizzato dal PD campano proprio per confrontare buone prassi dei territori e rilanciare in tutto il Paese le politiche necessarie a invertire rapidamente l’arretramento che le donne stanno subendo a causa della pandemia, ma anche e soprattutto l’arretratezza strutturale di un sistema patriarcale che ne penalizza da sempre talenti e competenze.
QUI il video completo del confronto, arricchito dalle esperienze di donne consapevoli, imprenditrici e impegnate nel sociale. Nel mio intervento conclusivo ho sottolineato l’importanza del pragmatismo che connota tutti i progetti presentati dalle elette e l’urgenza di allargare le alleanze per affermare il nostro protagonismo e una visione egualitaria da tradurre in azioni per l’emancipazione dell’intera società. Le leggi servono e la legge quadro per la parità 6/2014 dell’Emilia-Romagna ha non solo alzato l’asticella e reso esigibili diritti purtroppo mai scontati, ma ha offerto la possibilità – non ancora colta – di una normativa nazionale che garantisca strumenti e risorse certe e continuative alla prevenzione e contrasto della violenza di genere, in attuazione della Convenzione di Istanbul. Potere e finanziamenti a tutti i presìdi di pari opportunità sono una necessità, così come lo è l’istituzione di un’Autorità garante dell’applicazione di tutte le norme paritarie vigenti.
Nel frattempo, come ha ricordato la presidente dell’Assemblea nazionale PD Valentina Cuppi, tre sono le proposte nazionali che le Donne Democratiche nell’ambito del nostro piano Women New Deal sono impegnate a varare entro i primi 100 giorni del Governo Draghi: un Fondo per l’imprenditoria femminile, l’istituzione di un reddito di libertà per le donne vittime di violenza, una normativa efficace per l’occupabilità e la parità salariale. Mentre in Parlamento si sta intervenendo per alleggerire il lavoro di cura attraverso l’estensione dei congedi parentali e cosiddetto bonus baby sitter anche per le tantissime lavoratrici in smartworking, prosegue a tutti i livelli la sfida sul Next Generation Eu affinché almeno metà delle risorse europee del Ricovery Plan abbiano una ripercussione positiva e concreta sulla vita presente e futura delle donne italiane.
Infine. Tra le misure contenute nel testo di legge presentato in Regione Campania e illustrate dalla vicepresidente Raia vi sono: sgravi IRAP alle aziende che assumono donne con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato; un apposito “Sportello Donna” presso i Centri per l’Impiego e una cabina di regia per la stipula di protocolli di intesa con i Comuni, le organizzazioni sindacali, datoriali e con l’articolazione regionale dell’lspettorato nazionale del Lavoro al fine di monitorare le esigenze lavorative; corsi di formazione specifica per le donne che abbiano perso il lavoro, favorendone il reinserimento lavorativo. Ancora, benefici economici alle aziende virtuose che applicano la parità salariale e la revoca dei contributi a quelle che hanno licenziato donne per motivi legati alla maternità; e l’istituzione di un Fondo regionale per il sostegno alle donne in situazione di disagio sociale. Sono tutte azioni che vanno nella direzione giusta, ossia rendere il lavoro una leva per la libertà e l’autonomia delle donne, e mettere le lavoratrici al centro dello sviluppo economico e sociale di un Paese che senza di loro non ce la fa.
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