(3 febbraio 2021) Sono molte le eccellenze della Moda in tutta l’Emilia-Romagna, nel tessile come nei comparti del calzaturiero, degli accessori, delle concerie. A causa della pandemia il solo territorio Reggiano ha visto chiudere ben 48 attività della filiera moda nel 2020, con un calo del fatturato sino al 70% in meno e ripercussioni gravissime soprattutto sul lavoro femminile.
Le restrizioni, la crisi economica e il crollo delle vendite al dettaglio stanno mettendo in enorme sofferenza e dunque a serio rischio la cosiddetta Fashion Valley regionale, in particolare l’attività di laboratori di alto artigianato a servizio delle Case di moda e il relativo export. Prima del Covid il settore era in espansione, grazie alla qualità delle produzioni e anche a progetti quale CKD – Master di I livello in Creative Knitwear Design nato per formare giovani eccellenze della maglieria, nella cornice del Centro Internazionale di Documentazione Moda, Modateca Deanna di San Martino in Rio.
Tante sono le progettualità innovative e le aziende da salvare e rilanciare. Abbiamo perciò approvato all’unanimità una Risoluzione promossa dal PD che impegna la Giunta a costituire un tavolo regionale che coordini il sostegno mirato a questo settore, con una serie di strumenti: dalla facilitazione dell’accesso al credito per imprese produttrici e del commercio a investimenti in innovazione e sostenibilità con finanziamenti a fondo perduto; da sgravi fiscali e contributivi ad accordi di programma e progetti di aggregazione per l’accesso ai mercati internazionali. Da mettere in campo, infine, sia una defiscalizzazione per le aziende che riportano la produzione e la subfornitura sul nostro territorio, sia finanziamenti alla formazione di lavoratrici e imprenditrici, per lo sviluppo di nuove competenze.
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