LA COORDINATRICE NAZIONALE COMMISSIONI PARITA’, ROBERTA MORI: “La comunicazione del Codacons non è all’altezza delle donne italiane, cambi rotta per non alimentare discriminazioni”.

(Comunicato 17 dicembre 2020) «A fronte di un calendario che simbolicamente ci catapulta indietro di molti decenni, sollecitiamo il Codacons ad una comunicazione più attuale e rispettosa dell’immagine che le donne, tutte le donne, restituiscono ogni giorno con il loro lavoro e che vorrebbero fosse prevalente.» Così la coordinatrice nazionale delle Commissioni Pari opportunità di Regioni e Province Autonome, Roberta Mori, scrive al presidente Carlo Rienzi del Codacons, motivando la richiesta di ritirare subito il calendario “Italienza” dell’Associazione per i diritti dei Consumatori. «Ci chiediamo infatti cosa ci sia di peculiarmente “italiano”, “sociale” o “resiliente” nel riproporre l’uso del corpo femminile, così esposto, quale simbolo di riscatto di una società duramente provata dalla pandemia e che, se di simboli ha bisogno, dovrebbero guardare a realtà meno stereotipate e più inclusive».

In un Paese, insomma, ancora molto intriso di una cultura sessista che mortifica le donne e soprattutto alimenta quelle discriminazioni e violenze di genere che impediscono un paritario contributo allo sviluppo – si legge nella lettera inviata oggi al presidente Rienzi – riteniamo che il Codacons, in particolare in quanto garante dei diritti dei consumatori, possa e voglia fare la sua parte per nutrire al contrario la cultura del rispetto. «Le donne stanno pagando il prezzo più alto in questa emergenza sanitaria, ma sono anche le protagoniste delle professioni sistemiche che ci stanno salvando e perciò – sostiene il coordinamento delle Commissioni pari opportunità – non hanno bisogno di celebrazione né di modelli, ma di riconoscimento di ciò che sono e fanno

«Chiediamo l’immediato ritiro del calendario» e che la comunicazione dell’Associazione «consideri le donne meritevoli di una rappresentazione che sia semplicemente alla loro altezza.» – conclude la coordinatrice Mori.