(24 novembre 2020) In Assemblea Legislativa abbiamo approvato all’unanimità una Risoluzione che impegna la Regione Emilia-Romagna, tutti e tutte noi, a realizzare interventi strategici e coordinati contro la violenza di genere. Condiviso dai diversi Gruppi politici, l’atto di indirizzo prende una posizione finalmente unitaria su una battaglia di civiltà che richiede, per essere vinta, un quadro organico di politiche adeguatamente finanziate e volte alla prevenzione, all’emersione delle violenze e alla protezione delle donne che ne sono vittime, all’empowerment femminile per una vera autonomia, alla promozione costante di una cultura del rispetto della dignità e della libertà delle donne.
QUI IL TESTO, firmato dalla presidente dell’Assemblea Emma Petitti.
Nel mio intervento in Aula a nome del Gruppo PD, ho ribadito come la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani e una conseguenza delle discriminazioni di genere, nel lavoro e nella vita, nonché delle persistenti e insostenibili disuguaglianze tra uomini e donne.
La violenza maschile ancora oggi in tutto il mondo è una delle prime cause di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni. In massima parte sono mariti, compagni, partner o ex partner che uccidono per odio e non accettazione della soggettività e autodeterminazione della donna. La violenza che colpisce le donne “in quanto donne” si consuma nell’82% dei casi tra le pareti domestiche e secondo i dati del Viminale durante gli 87 giorni di lockdown da marzo a inizio giugno per l’emergenza coronavirus sono stati registrati 58 omicidi in ambito familiare-affettivo di cui 44 hanno registrato una donna come vittima, il 75,9%.
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, affermiamo un impegno, unitario e determinato, per prevenire e contrastare questa piaga sociale non un solo giorno ma 365 giorni l’anno. E ci impegniamo a cogliere l’occasione della stesura del Patto per il Lavoro e per il Clima e del Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per individuare azioni, obiettivi e finanziamenti integrati e strutturali.
Noi faremo la nostra parte fino in fondo per attuare la legge quadro regionale per la parità 6/2014, per potenziare gli strumenti, i finanziamenti, le competenze dei Centri antiviolenza, per attuare dunque la Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere. Lo faremo stando sempre dalla parte delle donne, che significa né più né meno stare dalla parte dell’Umanità.
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