(Reggio Emilia) L’approvazione in Consiglio comunale della mozione di sostegno alla legge Zan contro l’omotransfobia e la misoginia è un altro passo sul cammino verso l’uguaglianza sostanziale e il rispetto delle differenze e delle diversità. Grazie alla maggioranza che si è espressa a favore, ai/alle colleghi/e del Partito Democratico, a tutt* per l’iniziativa, il presidio e il contributo.
L’iniziativa di sostegno, già adottata con Risoluzione dall’Assemblea Legislativa regionale e dai Comuni reggiani di Cavriago e Cadelbosco Sopra, è stata introdotta in sala Tricolore dallo stesso deputato del PD Alessandro Zan, promotore e primo firmatario della legge che approderà in Aula parlamentare per l’approvazione entro fine ottobre. Nel testo della mozione si segnala un aumento dei casi di discriminazione anche a livello provinciale, si chiede al Comune di esprimere solidarietà al deputato Zan per le minacce di morte che ha ricevuto e di trasmettere la mozione alla commissione Pari opportunità dell’Anci, in modo che possa essere diffusa tra i Comuni italiani.
In Italia gli episodi denunciati di omobitransfobia sono passati dai 109 del 2016 ai 212 del 2019 e le cronache, come le testimonianze, ci dicono che sta crescendo il clima di odio sul web e nei territori, avverso tutte le diversità. I numeri ufficiali sono solo la punta di un iceberg poiché, come dichiarato dal presidente di Arcigay Gioconda, Alberto Nicolini, sono ancora in molti a non denunciare le violenze subite, per paura di essere messi alla berlina o di non trovare adeguata assistenza. Da qui l’iniziativa di una “casa arcobaleno” dove accogliere le persone Lgbti respinte dai familiari e in difficoltà, presentata anche dall’ex presidente dell’associazione Fabiana Montanari insieme al collega consigliere Dario De Lucia.
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