(Reggio Emilia) Il 2° Meeting Antifascista promosso da A.N.P.I. in collaborazione con l’Istituto Cervi e la Fondazione Tricolore, ha coinciso con episodi particolarmente traumatici di violenze ed aggressioni, a cominciare dal massacro del giovanissimo Willy Monteiro a Colleferro. Episodi purtroppo non isolati, dove si riconoscono più o meno latenti i rigurgiti di una cultura fascista, della sopraffazione, che continuano ad alimentarsi tra le nuove generazioni. A derive e disperazioni fatte di povertà non solo materiale va contrapposto e riproposto ogni giorno lo spirito della Resistenza, che altro non è che il coraggio di chi oggi, come nella lotta di Liberazione, si mette dalla parte della giustizia, dell’umanità e della legalità.
Lo ha ben rappresentato, questo coraggio civile, una Mostra sul processo Aemilia e un incontro tra il giornalista Paolo Bonacini, il presidente ANPI Reggio Ermete Fiaccadori e il giornalista della Gazzetta di Reggio Tiziano Soresina, autore del libro “I mille giorni di Aemilia”. Questa pubblicazione non è solo il diario del più grande processo contro la ‘ndrangheta mai tenutosi nel Nord Italia: è racconto consapevole del secondo processo di mafia più importante dopo il Maxiprocesso di Palermo, nonché testimonianza del poderoso lavoro di inquirenti e magistrati e del coraggio dimostrato anche dai testimoni per svelare come si siano evoluti trent’anni d’infiltrazione mafiosa nelle terre del Po. Ringrazio Tiziano Soresina della dedica che ha voluto fare sulla mia copia, un attestato di stima che non mi aspettavo, che mi lusinga e motiva ancora di più nella battaglia per la legalità, contro tutte le mafie. Dove ognuno può, deve, fare la sua parte.
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