(18 luglio 2020) Gualmini (Pd): ‘In 3 mesi persi 22 mila posti di lavoro per le donne in Emilia-Romagna. Il Parlamento europeo al lavoro sulla parità salariale; gli stati recepiscano la convenzione di Istanbul’. Roberta Mori (Pd): ‘L’Europa va nella direzione auspicata, ora necessario il Women New Deal per un cambio di passo sistemico’.

I dati che stanno emergendo sull’impatto sociale del Covid-19 in Emilia-Romagna confermano che le donne sono, in modo drammatico, le più penalizzate da questa crisi: da marzo a maggio nella nostra regione si registrano infatti 22 mila contratti di lavoro dipendente in meno per le donne, quasi il 57% del totale complessivo dei posti persi. E’ evidente che l’impattato su commercio, alberghi, turismo e in generale sui servizi riguarda soprattutto sulle donne. Tra i dati più rilevanti sull’occupazione femminile in Emilia-Romagna, emerge come nel primo trimestre di quest’anno la riduzione dell’occupazione interessi solo ed esclusivamente le donne – con oltre 7mila occupate in meno a livello regionale – mentre l’occupazione maschile risulta in leggero aumento. Infine, sulle richieste di cassa integrazione in deroga presentate al 30 giugno 2020, a livello regionale oltre il 60 % – cioè 66 mila dei 109.127 lavoratori interessati dalle domande finora autorizzate – è rappresentata da donne.

Elisabetta Gualmini, parlamentare europea del Partito Democratico, interviene sui dati relativi all’andamento dell’occupazione femminile in Emilia-Romagna, nel giorno dell’approvazione in Parlamento Europeo della relazione sulla ‘Gender Equality’ – di cui è relatrice per il gruppo S&D – che accompagnerà la strategia europea sull’uguaglianza di genere per i prossimi cinque anni.

‘In Europa stiamo lavorando perché l’uguaglianza di genere sia realizzata attraverso misure concrete – continua Gualmini – come la parità salariale uomo-donna, il riconoscimento dell’enorme lavoro di cura informale svolto dalle donne, maggiori servizi per la conciliazione vita-lavoro e il recepimento immediato della convenzione di Istanbul sulla violenza sulle donne. La nuova strategia europea sull’uguaglianza di genere è ambiziosa e lancia un nuovo piano di azione perché le donne siano messe al centro dell’agenda politica anche a livello nazionale e locale’.

‘Il lavoro che si sta realizzando in Europa sull’uguaglianza di genere va nella direzione auspicata e su cui anche la nostra Regione sta lavorando da tempo in attuazione della convenzione di Istanbul – afferma Roberta Mori, consigliera regionale e componente della direzione nazionale del Partito Democratico. Oltre all’impatto occupazionale, va ricordato il persistere degli stereotipi, delle discriminazioni e delle violenze di genere, la disparità di trattamento delle donne nella sanità o la scarsa rappresentanza femminile nei luoghi decisionali. Bisogna avere un approccio integrato sulle questioni di genere, un vero e proprio Women New Deal: la ripartenza post Covid può essere l’occasione, anche per la Regione, di rafforzare ulteriormente le proprie politiche in questo settore’.