(COMUNICATO Bologna, 30 giugno) Sanità, voto unanime alla risoluzione in Regione che chiede di rivedere gli accessi ai corsi di specializzazione. Approvato emendamento Pd per incentivare gli specializzandi a rimanere in Emilia-Romagna al termine del percorso formativo.
Via libera dalla IV Commissione regionale Politiche per la Salute e sociali, alla risoluzione che chiede alla Giunta di rivedere gli accessi dei laureati in Medicina e Chirurgia ai corsi di specializzazione.
Il documento, approvato con voto unanime e presentato dalla capogruppo della Lista Bonaccini Presidente Giulia Pigoni, chiede di garantire più borse di studio per gli specializzandi oltre alla revisione dei meccanismi per rafforzare il sistema emiliano-romagnolo.
“Da un lato infatti è necessario finanziare più contratti per la formazione specialistica già a partire dal prossimo concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione 2020, dall’altro è opportuno che la Regione riveda i requisiti di accesso ai contratti di formazione specialistica e i cosiddetti obblighi in uscita per chi compie il proprio percorso di studio nel territorio regionale. L’intento è che chi si forma in Emilia-Romagna sia incentivato a restarvi per prestare qui, almeno per un periodo pari alla durata del corso di formazione, la propria attività lavorativa. – spiegano i consiglieri regionali Pd Andrea Costa, Roberta Mori e Ottavia Soncini – Questo secondo punto, in particolare, è stato introdotto con un emendamento presentato dal Gruppo del Partito Democratico, e accoglie la sollecitazione di numerosi medici chirurghi, laureati e laureandi in Medicina e Chirurgia che avevano sottolineato come l’attuale sistema non premiasse gli specializzandi residenti in Emilia-Romagna e anzi, favorisse il trasferimento dei professionisti in altre regioni al termine del percorso di specializzazione”.
“L’Emilia-Romagna vuole potenziare e qualificare ulteriormente il proprio sistema sanitario regionale. Vogliamo allargare il più possibile le maglie della formazione specialistica e incentivare i giovani medici specializzati a continuare a crescere in Emilia-Romagna e a contribuire alla crescita dei servizi sanitari per le cittadine e i cittadini. Con le proposte approvate e che ora impegnano la Giunta ad adeguarvisi pensiamo di fare bene e meglio sia per i professionisti che per gli emiliano-romagnoli. – commentano i consiglieri – L’invito è che, in Conferenza delle Regioni, i criteri tracciati nel documento approvato oggi siano condivisi in modo che vi sia uniformità in tutto il territorio nazionale nell’accesso ai corsi di specializzazione”.
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