(17-20 gennaio 2020) Dice Carlo Lucarelli che “per chiamarci non basta una parola sola … Emilia-Romagna. Che non è soltanto un luogo, un posto fisico in cui stare, ma soprattutto un modo di fare e di vedere le cose. Siamo tante cose, tutte diverse e tutte insieme.” Ebbene questo vale anche per ogni territorio dell’Emilia-Romagna e sicuramente per la provincia reggiana, dove percorro comune dopo comune, frazione dopo frazione, con incontri ognuno diverso… per non lasciare indietro nessuno. Cercando cioè di rendere tangibile la politica di prossimità che mi piace, che ho contribuito a portare avanti ogni giorno nel lavoro istituzionale in Regione. In questi quattro giorni densissimi di incontri elettorali il Presidente ricandidato Bonaccini è tornato nel Reggiano, prima a Scandiano e Salvaterra di Casalgrande, poi a Correggio e infine Reggio Emilia, per affermare con determinazione i punti qualificanti di un programma di governo che proprio dalla conoscenza diretta, empatica, profonda del territorio e dei suoi residenti trae la forza delle proposte per il futuro.

Mi sono confrontata sulle idee e sulle proposte di crescita sostenibile del Partito Democratico, ho condiviso con tante persone l’evidenza di una vuota quanto violenta propaganda delle destre, a Poviglio, sotto i portici che ci hanno riparato dalla pioggia; a Sant’Ilario d’Enza davanti alla Coop; e ancora al Centro Insieme e al Centro Rosta di Reggio Emilia, luoghi di socializzazione e cultura molto importanti, da sostenere nelle progettualità e semplificando la vita al volontariato.

Ho avuto occasione di parlare di volontariato anche a Reggiolo, per l’inaugurazione del Centro “Volare” (Volontari amano Reggiolo), spazio destinato alle associazioni e restituito alla Comunità dopo il dramma del terremoto. L’intervento è stato realizzato grazie ai fondi per la ricostruzione, con circa 4 milioni di euro. Un’altra tappa che voglio citare è il Parco Manara di Bibbiano, dove ho portato un saluto riconoscente alle/ai volontari della Festa de L’Unità, testimoni e rappresentanti della schiena dritta di una Comunità che non si piega alle strumentalizzazioni e all’odio della propaganda. Poi l’appuntamento annuale, per me immancabile, della ormai 19ma Edizione della Bici al Chiodo, incontro nazionale Ex Corridori a Campagnola Emilia. Uno spettacolo di entusiasmo, passione e sport, con un insegnamento per tutti… nel ciclismo su ogni cosa prevale la fatica, la fatica che educa, quella che fa vincere nello sport e nella vita. Grazie in particolare al presidente Giampaolo Tedeschi per l’impegno che mette nel passare il testimone tra i grandi del passato e le nuove promesse.

Passato e futuro si tengono se il patto tra istituzioni e società è intergenerazionale, come noi lo concepiamo: l’ho ribadito, ancora a Scandiano, in un incontro coi pensionati CGIL CISL UIL dove abbiamo affrontato i temi della non autosufficienza, dell’invecchiamento attivo, del welfare, della sanità… e della solitudine, che va sconfitta tra gli anziani e anche tra molti giovani che si sentono senza prospettive. La Regione oggi è in grado di fare sempre meglio per superare disuguaglianze, fragilità e paure; avvicinando i servizi sociosanitari, potenziando la domiciliarità, così come offrendo ancora più opportunità di inserimento a quei giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Uniti siamo tutto.

E infine, riporto la visita di saluto al Tempio Gurdwara Singh Sabha di Novellara, nell’anno del ventesimo anniversario. Il tempio è frequentato ogni domenica da centinaia di persone e rappresenta un presidio di socialità e preghiera a servizio di una comunità operosa, che crede nella dignità del lavoro e nella solidarietà, tanto che sostiene non soltanto persone indiane di religione sikh ma di altre etnie. Perché l’Emilia-Romagna è anche questo.