(8 novembre) Ho avuto il piacere di prendere parte alla presentazione della Legge Regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere L.R. 15 del 1° agosto 2019. Un approfondimento organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma e in particolare dall’Assessora Nicoletta Paci, che mi ha invitato a parlare di fronte ad associazioni e rappresentanti. Accanto alle Assessore Susanna Zaccaria di Bologna e Natalia Maramotti di Reggio Emilia, Nicoletta Paci ha sostenuto il progetto di legge e l’iniziativa popolare a favore delle persone Lgbti. Si può dire che abbiamo fatto squadra per portare la normativa fino in fondo con quello spirito autenticamente emiliano che unisce i valori ad uno spiccato pragmatismo. Con lo stesso spirito ne porteremo fino in fondo l’attuazione.
Altre regioni hanno approvato leggi simili, ma l’Emilia-Romagna spesso riesce a creare modelli virtuosi di partecipazione. La legge 15 assume l’approccio inclusivo, del rispetto delle differenze e diversità, nei luoghi di lavoro, nell’ambito educativo e in quello sanitario, dove il diritto alla salute deve comprendere le necessità di tutte le persone. A detta dei partecipanti intervenuti a Parma e di tante persone incontrate in questi mesi, anche non addette ai lavori, la legge 15 può essere definita un faro in tempi nei quali spira un vento di regressione. Dunque una Legge equilibrata frutto di una battaglia “giusta”, dove confluisce un lavoro di ascolto duraturo delle associazioni e dei territori. Con il fine dell’accoglienza e il dovere costituzionale di farsi carico delle minoranze. Si è creata una profonda empatia con le persone presenti ed una sincera partecipazione politica ed emozionale al percorso denso che ha preceduto la maratona in Aula per l’approvazione.
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