Sono dieci i riconoscimenti GED (Gender Equality and Diversity) che la Commissione per la parità e i diritti delle persone ha assegnato in questa edizione del premio Er.Rsi Innovatori Responsabili, promosso dalla Regione e rivolto a imprese, enti locali e associazioni e da quest’anno anche liberi professionisti, scuole superiori e università. 32 in tutto i progetti che hanno ricevuto il premio regionale, presentati da tanti soggetti pubblici e privati uniti dall’impegno per un futuro sostenibile, alla ricerca di soluzioni per rispondere alla sfida dei 17 obiettivi globali indicati dall’Onu con l’Agenda 2030. Per questa importante edizione va sottolineata la qualità oltre che l’aumento dei progetti candidati a GED, che dimostra come la comunità regionale abbia assunto l’obiettivo 5 di Agenda 2030 “Raggiungere l’eguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze” quale responsabilità collettiva, propriamente sociale, cui tutti siamo chiamati a concorrere per superare gap, iniquità e discriminazioni che frenano il progresso.

La cerimonia tenutasi al Museo Classis di Ravenna ha visto la consegna, per il premio e le menzioni GED alle seguenti organizzazioni, tutte in prima linea per l’empowerment femminile, l’inclusione, i diritti delle donne e delle lavoratrici: Premio a Emmebo di Bologna per il progetto Azienda al femminile – Family share; a Car-Bo di Calderara di Reno (Bo) per il progetto “benessere in azienda”; alla cooperativa Gemos di Faenza (Ra) per il progetto Prevenzione donna; alla cooperativa sociale Needo di Formigine (Mo) per il primo Nido on demand; all’Università degli studi di Ferrara per il progetto “Cinque pagine bianche: io non sono violento, e tu?” che affronta il tema della violenza di genere attraverso strumenti analitici ed espressivi che coinvolgono appieno la responsabilità maschile. Assegnate 5 menzioni speciali Ged a AF di Reggio Emilia per il progetto di collaborazione DataXservice e l’emporio solidale Dora; a Iren di Reggio Emilia per il progetto “la tribù di Piacenza”; alla Cooperativa sociale Lo Spino di Sassuolo (Mo) per il progetto Emilii; allo Studio Piscaglia di San Mauro Pascoli (FC) per il progetto Menti d’opera e al Comune di Parma per il progetto Abbattere barriere per produrre equità.