(12 ottobre) Nella Sala Polivalente dell’Assemblea Legislativa regionale a Bologna ho partecipato alla presentazione del libro “Il registro delle Maschere Italiane”, patrocinato dalla stessa Assemblea. Il volume, a cura del prof. Marzio Dall’Acqua, vuole fissare una prima tappa di raccolta degli usi, costumi e tradizioni rappresentate dalle maschere allegoriche presenti su tutto il territorio nazionale: attraverso il significato di maschera e Carnevale storico, si arriva ai luoghi delle manifestazioni carnevalizie tra cui quelle in regione e al Centro nazionale di coordinamento delle Maschere Italiane con sede a Parma, capitale italiana della cultura 2020. Il tutto anche per rendere omaggio a questo mondo che porta con sé “le prime forme di arte e la ricerca della propria identità” attraverso la dissacrazione.

Tutte presenti – e premiate – le maschere dell’Emilia-Romagna a partire da quella di Parma “Dsèvod”. Immancabile il “Castlein” di Castelnuovo di Sotto accompagnato dai rappresentanti dell’associazione omonima e dall’assessora comunale Cristina de Palmi, e poi Sandrone e la Famiglia Pavironica di Modena, il dott. Balanzone da Bologna ed il Passatore da Ravenna. Con loro il veronese Papà del Gnocco, Re Biscottino e la sua Corte da Novara, la Ciciareta da Biella, Pescarello Scherzarello da Polignano a Mare, il Conte Smeraldino e la ‘Contessa Riverella’ da Conversano. E altre, accompagnate dai loro Sindaci. Dall’Acqua ha incantato la platea con la sua visione moderna del ruolo e dell’importanza che la maschera ha nella società attuale, Marco Fiori (presidente Associazione Liberi Incisori di Bologna) ha parlato dell’attenzione che l’arte incisoria dedica alle maschere storiche della Commedia dell’Arte. Personalmente ho sottolineato l’importanza di tramandare un corretto censimento di questo patrimonio culturale attraverso il Registro, o di avere un luogo come il Museo di Bardi dove poter conoscere ed ammirare questi personaggi che fanno parte di noi.