(Reggio Emilia, 4 luglio 2018) Su invito delle amiche di EWMD e della presidente del Club “Top Italian Women Scientists”, Adriana Albini, ho portato un saluto alla giornata dal titolo “Donne e Scienza: Conquiste e Scoperte in campo Biomedico”. Ho avuto il piacere di riabbracciare la d.ssa Albini, attualmente responsabile della Ricerca Oncologica al Polo Scientifico e Tecnologico – IRCCS MultiMedica di Milano. Il gruppo TIWS riunisce eccellenze femminili, donne che si distinguono per un’alta produttività scientifica e che hanno dato un sostanziale contributo allo sviluppo nella ricerca di base sulla salute, nelle scienze cliniche e nelle neuroscienze. Nell’ambito dell’Osservatorio ONDA danno vita a importanti momenti di confronto e divulgazione per promuovere una cultura della salute di genere a livello istituzionale, sanitario-assistenziale, scientifico-accademico e sociale per garantire alle donne il diritto alla salute secondo principi di equità e pari opportunità.
Ho sottolineato il grande valore di questi contributi, innanzitutto per promuovere l’appropriatezza e dunque l’efficacia delle cure, per tutti. L’approccio della medicina di genere, introdotto nella nostra Sanità regionale anche a livello di programmazione grazie all’art. 10 della Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere, è ritenuto essenziale dalle ricerche medico-scientifiche e vede nelle professioniste ai massimi livelli le prime fautrici della sua pervasiva e concreta applicazione in Sanità. Un altro aspetto riguarda il valore dell’esemplarità, la proposta di un protagonismo femminile competente in materie, ancora oggi, “non usuali”. Ciò a cui puntiamo è il superamento di quegli stereotipi di ruolo che di fatto segregano molte donne ad ambiti tradizionali di competenza. Affermare, insieme, che ognuna sia libera di essere ciò che vuole è il primo passo per portare uno sguardo che fa la differenza in tutti i campi del progresso umano, per uno sviluppo sostenibile che dalle differenze trae la propria forza.
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