(Assemblea Legislativa, 25-26 giugno) E’ legge la nuova normativa per facilitare l’accesso ai servizi e favorire l’inclusione sociale delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva. Dopo il parere favorevole reso dalla Commissione Parità e Diritti delle Persone, la nuova legge regionale, discussa anche nella lingua dei segni per la prima volta in Assemblea, è stata approvata all’unanimità. Si punta su prevenzione e diagnosi precoci, su conoscenza, diffusione e accessibilità degli strumenti tecnologici, degli ausili, degli impianti e di tutti i servizi utili ad assicurare il superamento dei deficit di comunicazione. Abbiamo approvato anche l’altra normativa discussa di recente in Commissione, ossia il progetto di legge alle Camere per la tutela e contro il precariato assoluto del lavoro su piattaforme digitali, coinvolti tanti lavoratori e lavoratrici della “gig economy”, non solo riders e fattorini.

L’Aula ha poi dato il via libera alla programmazione del Diritto allo studio per il periodo 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022. Con questi indirizzi, la Regione conferma l’impegno a favorire l’accesso ai benefici, accelerando i tempi del riconoscimento e riducendo gli oneri connessi all’anticipazione delle risorse da parte delle famiglie. Le borse di studio annuali saranno determinate in base al numero degli aventi diritto e degli stanziamenti disponibili. Concorreranno al finanziamento risorse nazionali e regionali; l’importo delle borse sostenute con quelle regionali sarà più elevato per gli studenti meritevoli e per studenti disabili certificati. I numeri più recenti: oltre 20mila studenti beneficiari di borse di studio, con 7 milioni di euro di risorse stanziate nel triennio 2016/2018. Quasi 11 milioni di contributi per i libri di testo, circa 64mila alunni che ne hanno usufruito. Oltre 47mila alunni trasportati, dall’infanzia alle scuole secondarie di secondo grado, nel solo anno scolastico 2017/2018, con un investimento regionale – per gli anni dal 2015/16 al 2018/19 – che ammonta complessivamente a 10 milioni di euro. E ancora: 91,6 milioni, per l’anno scolastico 2016/2017, come spesa sostenuta dai Comuni a sostegno dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.