Mi sento di appartenere profondamente a un territorio che ha dato tanto in termini di diritti alle persone, che ha fatto della convivenza civile un tratto distintivo e ha saputo coniugare sviluppo, progettazione, innovazione, al rispetto delle tradizioni popolari e della propria storia. Quando si è nati e cresciuti con l’orgoglio di questa identità puoi fare quello che vuoi, anche l’esploratrice spaziale, ma resti emiliana dentro e soprattutto metti nelle cose che fai questa nostra caparbia volontà di alimentare il futuro con azioni concrete, che si toccano e che toccano i bisogni reali. In questa fase storica l’Europa non è un’astrazione, è il contesto vicinissimo delle nostre vite, quello dove i diritti e i doveri, le attività economiche e sociali, le scelte quotidiane di ciascuno trovano o non trovano una possibilità concreta di realizzarsi. Nell’epoca delle tecnologie digitali, delle comunicazioni e dei cambiamenti climatici globali, quando il lavoro e il futuro dei giovani dipendono da come si muovono colossi come la Cina, la vera astrazione è il sovranismo. In altre parole, chi ci dice che è bello tornare ad una piena sovranità nazionale, dove ogni Stato e ogni popolo decide per sé, non sta raccontando solo una favola ma sta mettendo a serio rischio il benessere che conosciamo e che dobbiamo al sacrificio di chi ha conosciuto il nazionalismo estremo.
Ecco perché essere candidata alle elezioni Europee sollecita tutto il mio impegno e la responsabilità di poter contribuire ad un Partito Democratico che ha sì voltato pagina, ma deve ancora dimostrare di essere credibile alternativa politica alle attuali forze di Governo. Un Partito è fatto prima di tutto di idee e persone che si prodigano per il bene comune, ognuna portando ciò che sa. Da Sindaca e consigliera regionale ho sempre cercato di risolvere problemi e arricchire la vita delle Comunità aprendo ad esperienze internazionali, a opportunità nuove, ho sempre studiato e cercato di abbattere le barriere quando le barriere impediscono lo sviluppo o umiliano i diritti civili e sociali. Le mie battaglie contro le discriminazioni e per l’eguaglianza sostanziale delle donne, delle minoranze, di tutti coloro che soffrono un’ingiusta marginalità, hanno l’obiettivo di rendere più forte la società intera. Perché la storia ci insegna che è così. Perché l’Europa siamo noi e l’Europa di cui abbiamo bisogno è ancora tutta da costruire.