Le diversità sono le fondamenta di una Comunità giusta e solida. È per questo che continuerò a battermi per garantire i diritti di chi, come Enrico, ha dovuto aspettare ben 32 anni per coronare il sogno d’amore con il suo compagno e per vivere una nuova vita: la sua.
L’unione civile è solo una prima, fondamentale e bellissima conquista delle persone LGBTI che, vittime da sempre di soprusi, discriminazioni e violenze, vivono ancora oggi troppo spesso una condizione di invisibilità e libertà negata. Le più recenti ricerche sociali ci dicono che il 56% degli italiani sono chiusi (28%) o spaventati (28%) nei confronti delle persone Lgbti e le maggiori resistenze si registrano tra chi ha più di 55 anni. In occasione del 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omotransfobia, sono stati diffusi dati inequivocabili di un aumento delle aggressioni e del clima di intolleranza. Occorre esserci e agire per contrastarlo.
Il Cassero è un centro LGBTI nel cuore di Bologna- e anche nel mio- impegnato nel riconoscimento e nella promozione dei diritti delle persone trans* lesbiche e gay. È’ un luogo magicamente libero, il Cassero, intriso di coraggio, competenza e rispetto, ovvero tutto ciò che non dovrebbe mai mancare in una società moderna. Ringrazio Vincenzo Branà, tutti gli amici e amiche presenti il 19 maggio, per l’opportunità di un confronto aperto, per il dialogo intenso e concreto, talmente reale da intimidire qualsiasi tentativo violento di neutralizzazione delle diversità.
Sono fiera di aver sottoscritto, pochi giorni fa, la piattaforma Come out, promossa da ILGA Europe e diffusa in Italia da Arcigay. Non bastano però gli appelli e i programmi, non ci sono scorciatoie nell’impegno per i diritti della persona: solo costruendo relazioni solidali con chi le diseguaglianze le vive ogni giorno, potremo superare le diseguaglianze che frenano il nostro sviluppo.
Leave A Comment