(Sala del Tricolore, 19 aprile) Il Comune di Reggio Emilia aderisce dal 2013 alla Rete RE.A.DY (pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni determinate da orientamento sessuale e identità di genere) ed è impegnato nel favorire l’affermazione dei diritti civili e sociali e nel contrastare comportamenti che possono pregiudicare l’esercizio delle libertà fondamentali. In collaborazione con l’Associazione Arcigay Gioconda ha posto attenzione ai diritti delle persone omosessuali e transessuali LGBT attivando un tavolo di lavoro/confronto permanente con altri soggetti, per elaborare specifici piani di intervento e strategie condivise. Coordinato da Margherita Graglia, psicologa, psicoterapeuta e formatrice esperta sui temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, il Tavolo è stato formalizzato il 17 maggio 2017 attraverso la sottoscrizione di un primo Protocollo d’Intesa. Mantenendo fede all’impegno assunto, il Comune ha proseguito questo lavoro di squadra sino alla firma del Protocollo Operativo per il contrasto all’omotransnegatività e per l’inclusione delle persone Lgbt.

Sempre determinante l’impegno istituzionale e politico dell’assessora Natalia Maramotti. A sottoscrivere decine di impegni specifici di inclusione e lotta agli stereotipi volti a garantire che il pregiudizio non emargini nessuno, sono stati: Istituzione Scuole e Nidi dell’Infanzia e Ufficio scolastico di Reggio Emilia, Università degli studi UNIMORE, Azienda USL-IRCCS, Tribunale, Procura della Repubblica, Istituti Penali– C.C. C.R., Provincia di Reggio Emilia, Fondazione per lo Sport, Fondazione Mondinsieme e Arcigay Gioconda. Il presidente di Arcigay Gioconda Alberto Nicolini, parlando anche a nome di associazioni Lgbt dell’Emilia-Romagna, ha ringraziato e invitato tutti alla responsabilità per arrivare ad estendere questi interventi e collaborazioni agli altri territori. Come è giusto che sia.