(Bologna) Nella Cappella Farnese del Comune si è tenuto un convegno importante, “Migrazione, integrazione e politiche pubbliche”, promosso dall’Organizzazione Marocchina per lo sviluppo, la solidarietà e i diritti in Italia (OMSSDI). Hanno aperto i lavori l’assessore Matteo Lepore e, per la Regione, la vicepresidente Elisabetta Gualmini. Rilevanti poi le presenze di Nabil Benabdallah -Segretario generale del Partito del Progresso e del Socialismo, già Ministro del Marocco- e della vicepresidente del Senato Anna Rossomando. Ha presieduto il convegno la consigliera Federica Mazzoni e coordinato gli interventi il presidente dell’Organizzazione Hamid Bichri. A me è stato affidato il compito di inquadrare la parità di genere nell’ambito delle politiche pubbliche di equità e integrazione sociale, mettendo in rilievo come le attuali pesanti tendenze xenofobe oltre che liberticide nei confronti delle donne, stiano frenando il progresso civile ed economico del Paese.
Dobbiamo rilanciare il concetto stesso di multiculturalismo nelle società odierne, dove la pacifica compresenza di comunità dalle origini, costumi e culture differenti va sostenuta con politiche di riconoscimento giuridico, rispetto, pari opportunità di accesso a sanità e istruzione, lotta a tutte le diseguaglianze. Gli uomini e le donne marocchine associate OMSSDI vanno fiere di entrambe le loro identità in egual misura, rispettano le regole italiane e si impegnano per una piena e responsabile cittadinanza. Ho dunque colto l’occasione per presentare e distribuire il libretto della legge regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere n. 6 del 2014 tradotta in arabo dall’Università di Bologna che, insieme alle traduzioni in francese, spagnolo e inglese, facilita la circolazione e condivisione dei principi costituzionali, della Convenzione di Istanbul, degli obiettivi di emancipazione femminile quale leva indispensabile per lo sviluppo sostenibile del Pianeta.
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