(19 marzo) In Commissione politiche per la salute abbiamo dato il via libera alla programmazione e ripartizione sui territori, per il 2019, delle risorse del Fondo regionale per le politiche sociali. Dalla Regione oltre 40 milioni, tra fondi propri e statali, destinati a finanziare i servizi sociali e sociosanitari, con la quota statale di 20 mln per la prima volta tutta destinata a infanzia, adolescenti e famiglie. Invariata la copertura finanziaria per garantire la qualità dei servizi rivolti alle altre fasce di popolazione, ma tra le attività che i Comuni o le Unioni potranno potenziare rientrano: sostegno socio-educativo alle famiglie in difficoltà, come i progetti di mediazione familiare ed educazione alla genitorialità; supporto ai bambini e bambine per contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico; promozione di attività aggregative e di socializzazione per preadolescenti, adolescenti e giovani. E ancora, progetti educativi per l’uso consapevole del web, la prevenzione e il contrasto al bullismo e cyberbullismo.
La quota regionale viene invece destinata in larga parte ai servizi sociali e sociosanitari per la lotta all’esclusione sociale e il sostegno delle persone più fragili; 3 milioni saranno destinati ai Centri per le famiglie, al sostegno del trasporto pubblico locale per i nuclei numerosi che non ce la fanno, al reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti negli Istituti penali. A livello territoriale, le risorse per i servizi e interventi a favore di famiglie e giovani, vengono così suddivisi tra tutte le province dell’Emilia-Romagna (in base a numero di residenti e fasce d’età con particolare rilevanza dei Comuni montani): Bologna 8,4 milioni; Modena 6; Reggio Emilia 4,4; Parma 3,8; Forlì-Cesena 3,3; Ravenna 3,2; Ferrara 2,8; Rimini 2,7; Piacenza 2,4.
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