Nel suo primo intervento all’assemblea nazionale il Segretario Nicola Zingaretti ha spiegato l’articolato impegno per il nuovo PD e per contribuire a costruire l’alternativa nel Paese. Fra i punti toccati ne sottolineo solo alcuni di netta discontinuità a partire dai riferimenti culturali: “l’umanesimo integrale di Antonio Gramsci” e Aldo Moro “che esortava, noi non dobbiamo neppure lambire una politica lontana dalla vita”. E poi il lavoro da creare e il lavoro da attrarre, con più tutele ma senza altre scorciatoie, per poter unire Nord e Sud, per unire le generazioni. “Voglio un partito in cui le donne siano protagoniste, il loro impegno è necessario e lotteremo insieme per l’equità” e non permetteremo alcun ritorno al medioevo, ha affermato Zingaretti assicurando la partecipazione a Verona per contrastare la regressione culturale e civile del Congresso Mondiale della Famiglia “naturale”.
Investimenti sulle Scuole, per l’accesso universale ad un’istruzione qualificata e sull’ambiente, per salvare il clima senza fermare lo sviluppo, saranno il cuore del programma del nuovo PD. Sull’Europa, l’Unione si salva se cambierà i meccanismi della rappresentanza e della decisione, se non snatura i valori di coesione e pace per cui è nata, se rimette al centro le persone. In estrema sintesi, ricordo i dati delle Primarie: un’affluenza nazionale di circa un milione 700.000 votanti, con Zingaretti al 66%, ben al di sopra di quel 50% più uno che era il discrimine tra la continuità e il cambiamento. Sul mio territorio, la provincia di Reggio Emilia, i voti validi sono stati 25.203. Roberto Giachetti ha ottenuto 2.480 voti (9,84 per cento), Maurizio Martina 4.728 voti (18,76%), Nicola Zingaretti 17.995 voti pari al 71,40 per cento. Infine.. come alcuni già sapranno dalla stampa sono con Andrea Costa in Direzione nazionale. Faremo del nostro meglio con impegno e umiltà. Buon lavoro al nuovo Segretario e a tutte/i noi!
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